Dopo mesi di trattative estenuanti, lunghe e tendenti quasi all'infinito il Barcellona ha acquistato ufficialmente Philippe Coutinho. L'annuncio è arrivato nel tardo pomeriggio di ieri sui canali ufficiali del club catalano con tanto di video per celebrare una trattativa durata tanto, forse troppo, secondo i media vicini al Barca. 120 milioni + 40 di bonus per convincere il Liverpool a lasciar partire il suo ex numero 10 che, per sfortuna di Messi e compagni, non potrà giocare in Champions visto che ha affrontato la fase a gironi con la maglia dei Reds. In questo momento il Barcellona è primo in Liga con un margine di vantaggio discreto sulle inseguitrici, è agli ottavi di Champions League e non perde dal doppio confronto con il Real Madrid in Supercoppa.

Valverde ha trovato l'assetto ideale con il 4-4-2, ma con il recupero di Dembelè e l'acquisto di Coutinho potrebbe essere costretto a rivedere i suoi piani tattici per far rendere al meglio il collettivo catalano, quest'oggi in campo contro il Levante. Diverse le possibili collocazioni dell'ex giocatore dell'Inter nello scacchiere tattico del Barcellona a cominciare proprio dal 4-4-2: in questo tipo di modulo il brasiliano potrebbe prendere il posto di Paulinho come vertice alto di centrocampo ma, allo stesso tempo, potrebbe giocare mezz'ala (suo ruolo naturale) al posto di uno tra Iniesta e Rakitic. L'impossibilità di schierare Coutinho in Champions League permetterà a Valverde di far riposare, a turno, i suoi centrocampisti in vista del match contro il Chelsea in programma a febbraio.

In caso di ritorno al 4-3-3, l'ex numero 10 del Liverpool potrebbe stazionare nel centrocampo blaugrana come interno di centrocampo in grado di fungere da collante tra attacco e centrocampo, una sorta di bilancia avanzata della squadra dopo Sergio Busquets. Lo spagnolo è il fulcro della manovra del Barça e il punto d'incontro tra centrocampo e difesa, mentre Coutinho potrebbe ricoprire la stessa funzione dalla cintola in su. Il modulo classico dei catalani non dovrebbe limitare il raggio d'azione del brasiliano, anzi, potrebbe espanderlo visto che non è affatto escluso che Valverde possa inserirlo nel tridente d'attacco, ruolo che il brasiliano ha già ricoperto nei primi mesi a Liverpool salvo poi indietreggiare nella seconda linea. Appare difficile, invece, un passaggio al 4-2-3-1 con soli due centrocampisti a far da scherno e una squadra troppo sbilanciata in avanti. Insomma, nonostante ciò le opzioni sono tante e Valverde avrà sicuramente studiato le possibili collocazioni di Philippe Coutinho che, adesso, è una nuova pedina nello scacchiere tattico del Barca. La sua clausola sarà pari di 400 milioni di euro.

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Alessio Evangelista
Mi chiamo Alessio Evangelista, sono nato e tutt'ora vivo a Pescara in Abruzzo. Mi sono diplomato quest'anno presso l'ITIS A.Volta di Pescara con la votazione di 80/100. Le mie passioni sono il calcio e la Formula 1