Nemmeno un momento di respiro per il Bayern Monaco, che si prepara a raggiungere l'obiettivo "minimo", quello di continuare a dominare entro i confini tedeschi. Se in Bundesliga l'opera sta procedendo alla grande, oggi per la truppa di Heynckes è arrivato anche un importante passo avanti nel DFB-Pokal, con la vittoria per 0-6 il Paderborn in una gara mai in discussione a dire il vero, nonostante la buona vena offensiva dei padroni di casa, incapaci di chiudersi con efficacia rispetto alle offensive di Lewandowski e compagnia. Così i bavaresi hanno ottenuto il pass per le semifinali. Di seguito la cronaca del match.

Per quanto riguarda le formazioni, Steffen Baumgart opta per un 4-2-3-1 all'inizio della sfida. Ratajczak sta fra i pali, in difesa spazio a Boeder, Sconlau, Strohdiek ed Herzenbruch. Wassey e Krausse sono i mediani, con Zolinski, Ritter ed Antwi-Adjej dietro all'unica punta, Michel. 4-1-4-1 invece per Jupp Heynckes, che schiera Urleich fra i pali, Kimmich ed Alaba come terzini e la coppia Sule-Hummels nel mezzo. Vidal unico centrocampista, con Robben, Muller, James Rodriguez e Coman sulla trequarti. Lewandowski è invece il centravanti.

La supremazia dei campioni di Germania in questa sfida è talmente evidente da essere quasi imbarazzante sin dai primissimi minuti di gioco, quelli in cui Lewandowski, con un bel colpo di testa dopo un corner, impegna Ratajczak ad una grande parata. Un minimo brivido però a dire il vero viene anche attraversato dai grandi favoriti sulla carta: Schonlau, in seguito ad uno schema sugli sviluppi di una punizione, segna il gol del vantaggio dopo otto minuti ma lo fa in posizione di fuorigioco. La marcatura è così annullata ed il peggio è passato, ma sostanzialmente la differenza sotto ogni aspetto del gioco è totale da parte dei rossi, che continuano a dominare e, praticamente al quarto d'ora, sprecano un'altra grande occasione con Robben, che calcia a lato dopo la sua classica azione personale.

È solo questione di tempo, tuttavia, affinché i Roten trovino l'episodio che mandi definitivamente la gara nella direzione da loro desiderata. Finalmente un innesco di Muller in profondità libera il tedesco, al 20esimo, all'uno contro uno col portiere avversario, che riesce però a stoppare il tutto in uscita (il contrasto sarà fatale all'attaccante, costretto ad uscire dopo la mezz'ora un po' acciaccato). Robben sembra dunque destinato, da due passi, a concludere l'azione con facilità: l'olandese però svirgola clamorosamente, regalando la gioia a Kingsley Coman, che in corsa non manca invece il tap-in vincente. Passano cinque minuti e gli ospiti raddoppiano, sempre con uno spunto del francese già goleador, che serve Robert Lewandowski sul lato destro dell'area con uno scavetto: conclude di controbalzo ad incrociare il polacco, per lo 0-2.

Dopo la seconda marcatura a dire il vero i bavaresi mollano un po' la presa, rischiando forse anche qualcosina, ma non è proprio giornata per i padroni di casa: dormita difensiva a tre minuti dal duplice fischio e l'inserimento di Joshua Kimmich, splendidamente premiato con un lancio di Hummels. viene tramutato nel 3-0 con una conclusione sul primo palo del numero 32. Il no contest continua anche nella ripresa, che dopo una fase con entrambe le fazioni allungate vede l'arrivo del poker: Lewandowski viene fermato ancora da Ratajczak, ma sul corner seguente la pennellata di James Rodriguez pesca Corentin Tolisso - subentrato nell'occasione dell'infortunio di Muller - ed in particolare la poderosa zuccata sul primo palo, imparabile per il portiere avversario. Passivo forse un po' severo nei confronti dei nerazzurri, che comunque non sono mai mancati a livello di voglia e sfrontatezza: non sono stati nemmeno fortunati, subito dopo il 4-0, a pescare il gol della bandiera con la grandiosa azione personale di Zolinski, terminata sul palo alla destra di Urleich dopo un bel tiro a giro di mancino.

I buchi difensivi dei renani, tuttavia, sono fin troppo ampi per ambire ad un qualche momento di tranquillità rispetto alle sortite offensive guidate da tutti i calciatori oggi vestiti in bianco, continuativamente pericolosi. Robben sfiora la gioia personale con una conclusione ad incrociare dal vertice destro dell'area, di poco alta, quando siamo quasi all'ora di gioco; non ci sono altre chances di rilievo per un po', genericamente diciamo che l'obiettivo dei giocatori in trasferta è più quello di una gestione tranquilla del risultato. E così, infatti, è, al netto di una clamorosa occasione fallita da Michel a porta sguarnita a 10' dal termine, dopo un'ingenuità di Sule nella propria area. Arriva pure la quinta rete nel finale, la tanto cercata conclusione vincente di Arjen Robben, su appoggio alla lunetta di Rudy: classica botta di mancino verso l'incrocio più lontano per l'olandese, che però non si accontenta e decide di strafare. L'occasione gliela concede Ribery, pescato alle spalle della difesa avversaria, che preferisce far segnare ancora lo storico numero 10, stavolta con un semplice tocco a due passi dal bersaglio con la porta vuota, col destro. 0-6 il risultato finale.