Tredici gol messi a segno nelle ultime tre partite, tra campionato e Champions League. Il Real Madrid di Zinedine Zidane è tornato a trovare la porta con estrema facilità, come dimostrato dal pirotecnico 3-5 del posticipo domenicale del Benito Villamarin di Siviglia contro il Betis di Quique Setièn. Ma non è tutto ora ciò che luccica nella Casa Blanca, perchè le difficoltà difensive permangono, con l'aggiunta di un paio di infortuni a due uomini chiave della rosa. 

Il primo è Toni Kroos, centrocampista tedesco messo fuori causa nel fine settimana da un fastidio al ginocchio ancora tutto da valutare. Il secondo è Marcelo, il terzino brasiliano che nelle ultime settimane aveva ritrovato la forma dei tempi migliori, k.o. ieri sera per un insulto muscolare alla coscia destra. Ancora ignota l'entità dell'infortunio e i conseguenti tempi di recupero. Ciò che è certo è che Marcelo salterà il recupero di campionato di mercoledì contro il Leganès al Municipal de Butarque. Dopo aver beffato in extremis il Paris Saint-Germain in Champions League, il Real Madrid si è presentato in Andalusia con il 4-4-2: Lucas Vazquez e Marco Asensio esterni, Casemiro e Kovacic centrali di centrocampo, Ronaldo e Gareth Bale di punta. In difesa spazio a Nacho per Varane, con Carvajal sulla fascia destra. Il match contro il Betis ha rispettato in pieno le aspettative della vigilia, con i padroni di casa a fare gioco e creare occasioni, ma subito puniti da un colpo di testa di Marco Asensio, da opportunista dell'area di rigore, su sassata di Cristiano Ronaldo respinta da Adan. Un Madrid incapace di reggere i ritmi della squadra di Quique Setìèn ha poi sbandato a lungo, salvato da un Keylor Navas strepitoso su una gran punizione di Joaquin. Ma nel finale di tempo ecco il gol di Mandi e l'autorete di Nacho (inarrestabile Junior sulla corsia destra della Casa Blanca) a ribaltare il risultato. Tutto secondo copione, perchè il 4-4-2 di Zidane è un sistema estremamente offensivo, con due esterni d'attacco come Asensio e Lucas Vazquez, che non protegge una retroguardia che già di suo non ha a disposizione meccanismi perfettamente oliati. Se a ciò si aggiunge la difficile serata di Mateo Kovacic, ecco spiegato il 2-1 con cui si è concluso il primo tempo, giusto premio al coraggio e al bel gioco del Betis, in cui si è messo in mostra ancora una volta il giovane Fabian Ruiz.

Il Real ha però svoltato nella ripresa, aumentando i ritmi e i tempi del pressing, approfittando della solita capocciata di Sergio Ramos nel momento del bisogno, per poi infilare la difesa andalusa con un paio di imbucate per Gareth Bale. Il gallese, complessivamente avulso dalla manovra, ha avuto dalla sua due occasioni nitide, sulle quali è stato bravo Adan a opporsi. Il controsorpasso, sancito da Marco Asensio dopo azione travolgente di Dani Carvajal sulla fascia destra, ha confermato lo stato di grazia del maiorchino, tornato a essere ciò che la stampa madridista invocava, ovverosia il giocatore ammirato ad agosto. L'Asensio di questo periodo non è solo un esterno offensivo dai piedi vellutati, ma anche un giocatore capace di muoversi tra le linee e di farsi trovare pronto in area di rigore. Area che è ormai sempre più il terreno di caccia di Cristiano Ronaldo, autore del gol del 2-4, con un movimento rapido e potente che ha bruciato le mani del portiere avversario. Le note stonate per Zidane sono giunte dalla tenuta difensiva dei suoi e dall'impatto di Theo Hernandez. Il giovane terzino francese sembra un corpo estraneo al resto della squadra. Intimorito, goffo e impacciato, è al momento un lontano parente del giocatore che Florentino Perez ha strappato all'Atletico Madrid la scorsa estate. Una maglia che pesa ha d'altronde sinora frenato le ambizioni di altri giovani del Madrid, come Jesus Vallejo, Marcos Llorente e Dani Ceballos, accolto tra gli insulti dei suoi ex tifosi. Un finale in linea con il resto della sfida ha comunque consegnato i tre punti al Real, capace di chiudere ogni discorso con Karim Benzema, subentrato a Ronaldo, dopo il gol della speranza di Sergio Leòn. Buona la prova per il Betis dell'attaccante Loren Moron, uomo del momento per i biancoverdi, mentre a Madrid si interrogano ancora sul futuro di Bale, in attesa di saperne di più sulle condizioni di Kroos e Marcelo, sopratttutto in vista della gara di ritorno degli ottavi di Champions League, al Parco dei Principi contro il PSG.