Champions League - Liverpool, è solo una formalità? Klopp dice no: "Voglio mostrare rispetto"

La conferenza stampa del tecnico tedesco prima della gara di Anfield di domani sera, che consegnerà ai Reds il pass per i quarti di finale dopo lo 0-5 dell'andata.

Champions League - Liverpool, è solo una formalità? Klopp dice no: "Voglio mostrare rispetto"
Jurgen Klopp durante la conferenza stampa di oggi. | VAVEL.
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Di Gianluigi Sottile

Sarebbe lecito pensare al ritorno come ad una sorta di allenamento più intenso e seguito, in qualsiasi competizione calcistica che comprenda una doppia sfida ad eliminazione diretta, se all'andata è arrivato un clamoroso successo per 0-5. L'eccezione è dovuta se la competizione si chiama Champions League: è il caso del Liverpool, che dopo un'incredibile prestazione all'andata, perlomeno secondo quanto detto oggi da Jurgen Klopp in conferenza stampa, non è intenzionato a tirare il freno a mano nel second-leg del duello col Porto in questi ottavi di finale. Queste le parole del tedesco in merito, secondo quanto riportato dal sito ufficiale dei Reds: "Sono pericolosi. Se subisci una botta del genere penso che l'intenzione ed il desiderio di rivincita sia anche superiore. Questo è quello che mi aspetterei. Vogliono farsi vedere: all'andata la partita è stata strana, sì, molto buona ma siamo stati cinici come non mai. Abbiamo tirato sei volte nello specchio e cinque volte è entrata. Non succede molto spesso. Abbiamo creato altre occasioni ed avremmo potuto segnare di più, ma non per il livello dell'avversario. Abbiamo avuto quella giornata. Per avere una giornata come quella devi essere pronto al 100%, ma loro hanno avuto due grosse chances che avrebbero potuto insaccare in momenti fondamentali. È il calcio e l'unica cosa che voglio davvero vedere è noi che proviamo a fare il nostro meglio e vinciamo la partita. Poi possiamo parlare di tutte le altre cose: in quel momento - è perchè gli esseri umani sono così - avremo bisogno di un'atmosfera battagliera. Le persone sono venute e magari hanno pensato: 'Oh, ho il biglietto per il ritorno'. Dimenticatelo. Andiamo lì e lavoriamo tutti insieme per vincere il ritorno degli ottavi. Solo la prima parte è finita, andiamo per la seconda".

Riguardo il possibile impiego di un largo turnover, la risposta dell'ex Borussia Dortmund è stata piuttosto chiara, prima dell'allenamento della vigilia: "Potremmo fare delle rotazioni, ma non sono sicuro che lo farò perchè potrebbe essere frainteso. Voglio mostrare rispetto. Voglio mostrare rispetto per l'avversario, per il torneo e voglio schierare la miglior formazione possibile e la migliore formazione per vincere la partita, che è il motivo per cui siamo qui. Siamo imbattuti finora in Champions in questa stagione e mi piacerebbe rimanere imbattuto finché è possibile. Aiuterebbe molto".

Di conseguenza, sfuma anche l'eventualità di una formazione già pronta, in conclusione: "Non ho ancora fatto la formazione perchè non ho potuto, oggi sarà una specie di secondo giorno di riposo per i ragazzi, il che significa che dovrò decidere domani mattina quando faremo un po' di tattica. Ci incontreremo e prepareremo i ragazzi con i video: quello ci renderà pronti per la partita. È una sfida; se avessimo vinto 0-1 o 0-2, nessuno me ne avrebbe domandato - delle rotazioni, ndr. Così è come la vedo: perchè dovremmo pensarci? Solo perchè abbiamo segnato due o tre gol in più la facciamo quasi facile. In seguito, devi ritrovare il ritmo. I ragazzi stanno bene al momento e dovremmo sfruttare questo. È possibile che faremo un po' di cambi, sicuramente, ma solo perchè vogliamo vincere la seconda metà della sfida".