Sfida bellissima a Dortmund tra il BVB e l'Eintracht Frankfurt, vinta 3-2 dai padroni di casa nel finale grazie a un guizzo di Batshuayi. Il primo tempo rinunciatario dell'Eintracht risulterà decisivo nell'economia della partita, al termine di una seconda frazione spettacolare e piena di colpi di scena. Confermate tutte le attese illustrate nel nostro articolo pre-partita tra punti deboli e pregi di entrambe le squadre.

Come ipotizzato nel pezzo di presentazione, l'Eintracht in fase passiva si schiera con un 5-4-1 con Rebic che si allarga su Piszczek, tenendo Haller come unico riferimento offensivo con il fine di creare densità centrale (situazione sofferta dal BVB). In fase attiva è costante la ricerca delle abilità aeree del francese e lo sfogo laterale come prima opzione di gioco.

Il BVB imposta la sua fase offensiva sull'imprevedibilità dei movimenti dei 4 giocatori d'attacco, in particolare con Reus che ha licenza di svariare. La fase difensiva è impostata su pressing alto, marcature preventive e sull'isolamento di Haller tra i due centrali difensivi. 

La scelta di non dare punti di riferimento fissi alla retroguardia di Kovac dà immediatamente i suoi frutti. La prima occasione capita sui piedi di Reus che impatta al volo un pallone rinviato confusamente dalla difesa Adler sugli sviluppi di una punizione dalla destra di Schmelzer: la sfera sibila vicino al palo destro di Hrádecký (7').

Il lavoro difensivo del BVB funziona egregiamente anche tre minuti più tardi, consentendo a Philipp di guidare il contropiede che trova sfogo sulla destra per l'accorrente Pulisic che, dal fondo, serve un invitante pallone per l'accorrente Schürrle: l'ex Wolfsburg spreca di testa non centrando la porta. E' solo l'anticamera del goal che arriva pochi secondi dopo. A centrocampo Toprak ripara a un suo errore, spezzando la ripartenza dell'Eintracht; la palla schizza verso Dahoud che è bravissimo a verticalizzare prontamente per Pulisic che, da dentro l'area, prova a servire l'accorrente Reus sul secondo palo. Russ anticipa in spaccata l'11 giallonero infilando, però, il proprio portiere.

La partita subisce uno stop fino al minuto 22, quando il BVB è protagonista di una doppia fiammata, la prima con Schürrle che spreca un'ottima intuizione di Reus e, pochi secondi dopo, con lo stesso "Dortmunder Jung" che chiude troppo l'angolo della conclusione dopo un ottimo anticipo di Dahoud sulla corsia di destra. La seconda parte della frazione è contraddistinta da scontri molto fisici e da un ritorno progressivo dell'Eintracht che colleziona due corner ben letti dalla difesa Schwarzgelben.

La ripresa si apre con due cambi per parte, Weigl per Dahoud (ammonito e graziato più volte) e de Guzmán per Rebic. Cambio di modulo per l'Eintracht che inserisce un uomo in più a centrocampo alzando vertiginosamente la posizione di da Costa a destra e Chandler a sinistra.

L'intuizione di Kovac è decisiva: le Adler partono in maniera veemente. Già al 48' de Guzmán pennella da corner trovando sul secondo palo Boateng: il tacco del ghanese è illuminante, ma Bürki riesce a salvare chiudendo l'angolo basso.

Il BVB esce timidamente verso il 56' con un tentativo di Pulisic da fuori, ma il mancino dello statunitense non prende il giro sperato. Tuttavia, è solo un episodio isolato perché l'Eintracht riprende immediatamente a spingere. Ci prova ancora Boateng, il cui tiro a botta sicura viene deviato in angolo dalla difesa giallonera. Ottimo l'asse Wolf-da Costa nell'occasione citata.

Al 62' e al 67' due cambi per parte che avranno un impatto sulla sfida: nel BVB fuori Philipp dentro Batshuayi, per Kovac, invece, Jovic sostituisce Haller. Bisogna attendere poco, perché al 75' il serbo sfrutta una delle tante ottime punizioni di de Guzmán impattando con forza e spedendo la sfera alle spalle di Bürki. 1-1 e tutto da rifare per i ragazzi di Stöger.

Rispetto alla gara pareggiata contro l'Augsburg, la reazione dei gialloneri è immediata. Passano appena 120 secondi e Batshuayi ritrova il goal dopo 5 gare a secco. Il doppio scambio tra il belga e Pulisic è poesia calcistica, prima del tocco di interno destro della punta che infila Hrádecký alla sua destra (77'). Al 79' altro cambio decisivo per Kovac: fuori Salcedo dentro Blum con annesso cambio di modulo, un ibrido 4-1-4-1.

All'84, Batshuayi va vicino al 3-1 prima del cambio conservativo di Stöger che inserisce Sokratis al posto di Reus. Linea difensiva a 5. Tuttavia, le fragilità del BVB non trovano certezze con un maggior numero di interpreti ma, al contrario, l'Eintracht riesce a essere ancor più pericoloso. Al 91', puntuale, il subentrato Blum anticipa un immobile Piszczek depositando in rete un ottimo assist basso dalla destra di Danny da Costa.

Il Fußball, si sa, non risponde a leggi scritte e, al 94', la squadra di Kovac è costretta a capitolare inopinatamente per la terza volta sotto i colpi di Michy Batshuayi. Il belga sigla il suo Doppelpack controllando col destro e battezzando al volo il malcapitato Hrádecký col mancino.

Un Dortmund ancora troppo fragile riesce a strappare nel finale il bottino pieno ai danni di un Eintracht Frankfurt mai domo. Col senno di poi, Kovac lascia il Tempel con il rammarico di essere stato troppo conservativo nella prima frazione. Vittoria preziosissima per il BVB, che mette dietro le Adler e il Leverkusen, tenendo la scia dello Schalke 04.

Francesco Lo Fria