L'ultima volta che l'Italia è scesa in campo è stata in una notte storica. Peccato che gli Azzurri abbiano realizzato un'impresa entrando dalla porta sbagliata della storia del nostro calcio. Fuori dai Mondiali, 60 anni dopo l'ultima volta, con San Siro in silenzio luttuoso e la Svezia a festeggiare quasi incredula una qualificazione che al momento del sorteggio forse non era stata nemmeno preventivata. Tocca ripartire, o almeno provare a farlo. Sulla panchina ora, ma chissà per quanto, c'è Gigi Di Biagio, l'avversario è l'Argentina di Leo Messi.

La parola d'ordine in conferenza stampa non può che essere quella ascoltata quasi fino allo sfinimento in queste settimane: ripartire: "Emozionato? Non ancora, magari lo sarò domani. Non me ne rendo ancora conto perché ho troppe cose da fare. Abbiamo lavorato bene con i ragazzi, il mio metodo non è cambiato ma quello che c'è intorno sì. Speriamo di ripartire velocemente, cancellando quanto successo con la Svezia e ritrovando entusiasmo. Queste quattro partite saranno per noi un piccolo Mondiale: guardiamo avanti, non è impossibile ricostruire. Domani sarà importante anche per me, anch'io ho vissuto momenti difficili. Le critiche? Le leggiamo, ma poi le mettiamo da parte e continuiamo".

Si parla poi di campo e di formazione: "Partiremo con il 4-3-3, poi forse cambieremo. Sarà una partita proibitiva, ma non dobbiamo pensare a chi abbiamo di fronte, Siamo una squadra con tanti giovani, alcuni dei quali non hanno grande esperienza". Una battuta anche su Balotelli, rimasto fuori da questa convocazioni: "Sampaoli ha fatto benissimo a parlare di lui, è un buonissimo giocatore. Ma poi ci sono delle scelte da fare. Raiola? Lo conosco da 25 anni, ma è irrilevante quello che ha detto". Infine Di Biagio commenta altre parole di Sampaoli, nello specifico quelle relative a Dybala e Icardi: ""Non ho molto da dire su quello che ha detto Sampaoli. Loro hanno molta scelta davanti, noi ne abbiamo di meno ma la nostra va benissimo. Rapportarmi rispetto a quelli che hanno altri non è una mia idea".

VAVEL Logo
About the author
Francesco Nasato
24 anni, giornalista pubblicista, allievo della scuola di giornalismo dell'Universitá IULM, laureato alla Cattolica di Milano in Linguaggi dei Media. Editor di Vavel Italia, scrivo di calcio e Milan sul web e la carta stampata da quando ho 18 anni