Non vuole cali di concentrazione, Ernesto Valverde. Il tecnico del Barcellona sa che l'andata dei quarti di finale di Champions League ha regalato un bel margine di vantaggio ai suoi, ma mette in guardia l'intero ambiente blaugrana. A Roma per cercare di vincere ancora, anche perchè la Champions è competizione di dettagli, basta poco per ribaltare pronostici e risultati (come accaduto proprio ai catalani nella scorsa edizione, quando la squadra di Luis Enrique recuperò negli ottavi dopo lo 0-4 subito a Parigi).

Il principale dubbio di formazione riguarda Sergi Busquets. Ernesto Valverde non lo scioglie neanche nella conferenza stampa dela vigilia, all'Olimpico di Roma: "E' ancora alle prese con dei fastidi - dice l'ex allenatore dell'Athletic Bilbao - lo valuteremo dopo l'allenamento, ma quella di domani è una partita importante". Cosa attendersi da una Roma ferita dal 4-1 dell'andata e scossa da un momento non positivo in campionato? "Mi aspetto uno schieramento simile a quello della partita del Camp Nou e a quello dell'intera stagione, magari con maggiore intensità all'inizio, perchè devono rischiare qualcosa per cercare il gol che li rimetta in carreggiata per la qualificazione. E' vero, arriviamo qui con un buon risultato, ma nulla di più. Abbiamo un bel vantaggio, ma dobbiamo giocare come se fossimo sullo zero zero perchè possono sempre capitare degli imprevisti, come un'espulsione. Bisogna scendere in campo per vincere, nient'altro. Possiamo perdere e vincere, siamo tutti nel calcio da troppo tempo per pensare che la Roma non abbia possibilità. Un errore o un eccesso di confidenza ci possono costare molto cari. Sarebbe uno sbaglio pensare di essere già in semifinale. Penso solo a superare questo turno di Champions"

Valverde non si sbottona sullo schieramento che si vedrà in campo domani: "Non vi dirò se giocheremo con quattro centrocampisti oppure con tre attaccanti, la nostra idea è comunque quella di mantenere equilibrio tra attacco e difesa. Dovremo saper rispondere ai loro attacchi quando non avremo il pallone. Fisicamente stiamo bene, c'è solo il problema di Busquets, ma gli altri sono tutti disponibili, anche se con la fatica di tante partite giocate, ma questo è un discorso che vale anche per la Roma. Per giocare a questi livelli è fondamentale esserci di testa. Non penso a un nostro rilassamento domani, nonostante le domande odierne, mi preoccupa più il potenziale degli avversari. Dobbiamo essere solidi, avere equilibrio, difendere e attaccare bene, perchè in Champions basta un passaggio a vuoto di dieci minuti per essere fuori dalla competizione. Ecco perchè dovremo stare attenti. Messi? Ogni squadra prova a tenere fuori dal gioco i migliori interpreti degli avversari. Noi abbiamo Messi, che condiziona lo schieramento rivale. All'andata la Roma lo ha limitato, ma lui trova sempre il modo di creare pericoli. Noi dovremo stare attenti a Dzeko e Kolarov".

In chiusura, diverse domande sul titolo in Liga, ormai vicinissimo, da festeggiare in casa contro il Real Madrid tra qualche settimana: "Siamo davanti in campionato, ma ora dobbiamo concentrarsi sulla possibilità di arrivare in semifinale di Champions. Pasillo? Non me ne occupo, non siamo campioni di Spagna, vedremo se lo diventeremo. Vincere la Liga contro il Real Madrid è qualcosa a cui nessuno di noi pensa adesso".