Servivano quattro goal per rimontare, e l’inizio sembrava di buon auspicio; poi, la doppia doccia gelata nel secondo tempo e la cocente eliminazione. Il Manchester City si ferma ai quarti di finale di Champions League: il Liverpool si impone anche all’Etihad in rimonta e passa alle semifinali.

L’avvio, come detto, è fortemente a favore dei padroni di casa, che passano in vantaggio dopo meno di tre minuti grazie alla zampata di Gabriel Jesus su assist di Sterling; fino all’intervallo è praticamente un monologo Sky Blue, con Bernardo Silva a sfiorare il raddoppio al 40’ - sinistro dal limite che sbatte sul palo – e con Leroy Sanè che effettivamente va a segno, ma la rete viene annullata per fuorigioco – inesistente, perché l’assist involontario al tedesco arriva da Milner. Per questo episodio Pep Guardiola si scatena contro Matheu Lahoz, arbitro dell’incontro: il catalano viene espulso ed è costretto a seguire il secondo tempo dalla tribuna. Il Liverpool approfitta del momento di sbandamento per colpire con il solito Mohamed Salah – goal praticamente identico a quello dell’andata – e con Roberto Firmino, bravo a indurre Otamendi all’errore ed a involarsi verso la porta, piazzando con il destro in fondo al sacco a un quarto d’ora dal termine; il City non ci crede più ed al triplice fischio arriva l’ufficializzazione dell’eliminazione.

Dopo la clamorosa rimonta subita nel derby contro lo United nel match che poteva valere il titolo in Premier League, Guardiola deve ingoiare un altro boccone amarissimo, in quella Coppa che sembrava essere il suo habitat naturale con le vittorie alla guida del Barcellona; da quando ha lasciato i blaugrana però, Pep non ha più raggiunto alcuna finale, fermandosi tre volte in semifinale con il Bayern Monaco e, sbarcato in Inghilterra, agli ottavi l’anno scorso ed ai quarti quest’anno, con squadre costruite certamente per essere protagoniste e non semplici comparsate. Al termine del match il manager ha fatto sapere a tutti il suo parere sulla prova dell’arbitro: “Lahoz è un ragazzo speciale. Gli piace essere diverso, gli piace essere speciale. Quando tutti vedono una cosa, lui vede l'opposto. Gli ho solo detto che il goal di Sanè era buono e per questo mi ha espulso”. Sull’episodio specifico Guardiola ha certamente ragione, ma nel giudizio complessivo del match il tecnico si è dimenticato che in occasione dell’1-0 il recupero palla di Sterling su Van Dijk è chiaramente falloso.