Ventitreesimo risultato utile nelle ultime ventiquattro per il Bayern Monaco che, senza la minima distrazione, fa fuori anche il Bayer Leverkusen, in trasferta, dalla semifinale di DFB Pokal. Goleada dei bavaresi che fanno segnare cinque marcatori diversi: Martinez, Lewandowski, Mueller (autore di una tripletta) e Thiago Alcantara. Per i padroni di casa la speranza arriva da Lars Bender, col momentaneo 1-2 che regge per meno di 40 minuti, mentre il gol della bandiera, del momentaneo 2-5, è una splendida punizione di Leon Bailey.

Herrlich schiera il suo 4-2-3-1 lasciando fuori Leon Bailey dall’undici titolare: Havertz, Brandt e Bellarabi sostengono Volland, mentre la diga è fatta da Baumgartlinger. Retsos, Tah ed i due fratelli Bender completano la linea davanti a Leno. Dall’altra parte, invece, Heynckes sceglie Ulreich tra i pali, Kimmich, Boateng ed Hummels in difesa con Alaba a completare il reparto. In mezzo, invece, vince la qualità: Mueller e Thiago Alcantara sono simil-mezzali con licenza di uccidere, Robben e Ribery gli esterni ai lati di Lewandowski. Javi Martinez è l’unico perno in mediana.

Pronti-via, il Bayern fa capire subito che non ha nessuna intenzione di scherzare: palla scodellata dentro, Mueller incoccia, Leno fa un miracolo col piede ma sulla ribattuta arriva Javi Martinez che, di giustezza col mancino, centra l’angolo e, complice la deviazione di Lewandowski, sblocca la gara dopo tre minuti. Neanche il tempo di esultare, ed ecco che arriva il bis bavarese: Ribery vola via sulla fascia, ne fa secco uno e dal fondo pesca, col mancino, Robert Lewandowski. Tutto solo, da posizione ottimale, il polacco apre il piattone destro ed infila, al volo, Leno. 0-2 al decimo e Bayern Monaco sulle ali dell’entusiasmo a partita appena iniziata.

Il Leverkusen però accusa e risponde con carattere: 15 sul cronometro, Brandt fa piovere al centro il cross dalla sinistra ed in mezzo succede di tutto. Volland finisce a terra, tutti sembrano fermarsi ma la palla rimane tra il dischetto e l’area piccola. Ci arriva Havertz, il suo destro è ribattuto, ma la carambola torna buona per la testa di Bender che trova l’angolo giusto e fa 1-2.

Dopo una prima parte di gara così movimentata, i ritmi si abbassano leggermente, ed è il Leverkusen a sfruttare l’inerzia della rete. È ancora Bender, sugli sviluppi di un rimpallo in area, a provarci, ma Ulreich si oppone, mentre dall’altra parte mancano 10 cm a Ribery per toccare in rete, a botta sicura, il cross teso di Mueller. Scavallata la mezz’ora, Bellarabi fa tremare tutti gli ospiti col mancino in corsa. Palla tesa all’angolino, serve un super Ulreich per salvare tutto in tuffo. È l’ultima emozione di un primo tempo attivissimo, si va negli spogliatoi con un gol di scarto tra le due squadre.

In apertura di secondo tempo, con gli ingressi di Bailey e Rafinha per Retsos ed Alaba, il gioco è ancora a favore delle aspirine, ma i ragazzi di Herrlich, dopo aver sfiorato clamorosamente il pari con Volland, ipnotizzato in maniera clamorosa da Ulreich, subiscono l’imbarcata. A fare cilecca è la linea di difesa: Thiago Alcantara accende il radar nel suo cervello e, con il destro, imbuca dentro per Thomas Mueller che stavolta non può sbagliare: controllo e mancino deciso, 1-3 per i bavaresi. I padroni di casa reagiscono, ma quando Volland mette dentro una ribattuta, in girata, la bandierina dell’assistente è alzata e Sieber annulla.

A questo punto, però, il Leverkusen si sfalda e concede il fianco: azione complicatissima all’ora di gioco, con Ribery che imbuca per Robben, l’olandese steso in area e Thiago Alcantara che, dopo aver controllato il rimpallo, pesca l’angolino alla sua sinistra e fa 1-4.

Da qui alla fine, praticamente, c’è tempo solo per contare (e raccontare) i gol, che arrivano a fiocchi: dopo soli tre minuti Rafinha viene lanciato dal solito Ribery sul fondo. Palla messa indietro, c’è Robben che col mancino calcia a botta sicura. C’è il tocco di Mueller quasi sulla linea, ma come confermato dal VAR la posizione è regolare.

Dall’altra parte, poco dopo il settantesimo, si fa sentire invece Leon Bailey: ottima la punizione dalla lunga distanza che gira dietro la barriera e, colpevole un Ulreich non rapidissimo, entra in rete per il 2-5. Come in una sorta di inseguimento, una rete di una squadra corrisponda ad una rete dell’altra: firma l’unica doppietta Thomas Mueller che, su lancio lungo di Thiago controlla di destro, manda al bar il difensore senza neanche toccare il pallone e infila l’angolino col destro. 2-6 tennistico dunque, che non cambia al triplice fischio finale. 

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About the author
Stefano Fontana
Ventenne. Ex-Liceo Scientifico abruzzese, trapiantato a Bologna nella facoltà di ingegneria informatica. Da sempre malato di calcio, fede rigorosamente rossonera, alla quale nel tempo si è aggiunta quella biancorossa dei Gunners. Con gli anni ho imparato ad amare tennis e basket NBA, grazie rispettivamente a Roger Federer ed alle mani paranormali di Manu Ginobili. Aspirante chitarrista con poche fortune. Non rifiuto mai una birra gelata.