Il Liverpool rappresenta, all'interno dell'attuale Champions, un'interessante variabile. Dopo il successo conseguito nel doppio confronto con il Manchester City, difficile non considerare i reds nel lotto delle favorite, un passo dietro al Real-Zidane. Klopp parte, nel duello con la Roma, in leggero vantaggio, ma la qualificazione all'atto ultimo di coppa va conquistata in campo, partendo dalla gara d'andata in programma questa sera ad Anfield. Il pari con il WBA - maturato nel week-end di Premier - non deve trarre in inganno. Disattenzioni palpabili in fase difensiva, sguardo già proiettato al match con i giallorossi. 

Fuori causa Lallana, Matip e Emre Can, non ci sono grosse novità nel Liverpool. Klopp si affida al consolidato 4-3-3, con Manè e l'ex Salah a impazzare all'esterno. Un frullato di tecnica e passo per innescare Firmino e mettere a ferro e fuoco la difesa fisica, ma non sempre rapida della Roma. Henderson è il perno in mediana, il punto d'equilibrio. Il gioco sorge dai suoi piedi, si sviluppa dalla sua mente. Milner e Chamberlain sono le due mezzali, mentre Van Dijk e Lovren oscurano i pali difesi da Karius. Alexander Arnold e Robertson presidiano le corsie. 

"Arrivati a questo punto della Champions, mai nessuna partita può essere facile. Certo, la fortuna deve sempre accompagnare il percorso di ciascuna squadra, ma se arrivi tra le prime quatto vuol dire che hai qualità, e la Roma ne ha tanta. Domani giocheremo il primo tempo davanti al nostro pubblico, vogliamo regalare loro una gioia. E' importante fare risultato per poi andare a giocare a Roma con la mente un pò più tranquilla. In campo senza fare calcoli, in ogni caso. L'ho ripetuto ai ragazzi in questi giorni". La conferenza completa di Klopp. 

Le ultime sulla Roma

Direzione affidata al tedesco Brych, fischio d'inizio alle 20.45.