Cercare la rimonta al Santiago Bernabeu, dove si ripartirà dal 2-1 in favore del Real Madrid. Già questo può essere considerato una autentica montagna da scalare per il Bayern Monaco, uscito sconfitto dalla semifinale d’andata contro i Blancos all’Allianz Arena; in più, a Jupp Heynckes mancheranno pedine importanti che si aggiungono alle defezioni di lungo corso.

La serata dei bavaresi è stata tutt’altro che memorabile: costretti a rinunciare a due pedine fondamentali come Arturo Vidal e David Alaba, perdono nella prima mezz’ora anche Arjen Robben e Jerome Boateng, entrambi per infortuni muscolari che non permetteranno ai due di recuperare in vista del match di ritorno. Per la verità però i padroni di casa mostrano in campo tanta voglia di vincere e la convinzione di poter conquistare un risultato positivo: infatti dopo un minuto di gioco Leqandowski vince un rimpallo sulla linea di fondo e serve l’accorrente Muller, il quale arriva scoordinato e non riesce ad indirizzare verso la porta. Il Real cresce e prova a schiacciare il Bayern, ma è proprio in questo momento che i tedeschi colpiscono: recupero di palla a centrocampo, splendido passaggio filtrante di James Rodriguez che lancia in campo aperto Joshua Kimmich, bravissimo a beffare Navas ed a portare in vantaggio i suoi al 27’; Ribery ha l’occasione di sentenziare i Blancos al 41’, ma il francese, solo a porta spalancata, sbaglia il controllo e si fa recuperare.

La gioia di Kimmich e James | www.twitter.com (@FCBayern)
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Come conferma il vecchio adagio sempre valido – goal sbagliato, goal subito – gli spagnoli trovano il pareggio, grazie al sinistro volante di Marcelo dal limite dell’area, e le squadre vanno al riposo sull’1-1. Nel momento peggiore in cui si può subire una rete – appena prima dell’intervallo – i bavaresi potrebbero subire il contraccolpo psicologico, anche perché la sensazione era quella di una superiorità acquisita, ma al rientro dagli spogliatoi la ricerca del secondo goal non scema. Peccato che Rafinha mandi all’aria qualunque velleità, sbagliando in maniera goffa un passaggio orizzontale sugli sviluppi di un calcio d’angolo a favore e lanciando nello spazio aperto Asensio – appena entrato al posto di Isco – e Lucas Vazquez, che confezionano il sorpasso firmato dal classe ‘96. Da questo momento il Bayern si riversa in avanti, ma Keylor Navas si riscatta in due occasioni su Ribery e il gran possesso palla, unito a tiri e calci d’angolo, non basta e la gara termina 1-2.

Così per Heynckes si prospetta una caccia all’impresa quasi epica, cioè rimontare il Real Madrid in casa sua. Il precedente appena vissuto della Juventus, ad un passo dal ribaltare lo 0-3 dell’andata, fa ben sperare il tecnico tedesco, anche se dovrà affrontare il viaggio in terra spagnola senza il leader della difesa Boateng e senza la classe e l’imprevedibilità di Robben, oltre che al temperamento di Vidal; la speranza è quella di riavere almeno Alaba sulla sinistra, anche dopo aver appurato l’inadeguatezza di Rafinha in quel ruolo. Tutto sommato il Bayern ha comunque dimostrato di essere all’altezza degli avversari e di potersela giocare tranquillamente, anche se a Madrid Robert Lewandowski dovrà aggiustare la mira, così come sarà necessario che Muller riacquisti quella lucidità e concretezza che hanno caratterizzato la sua carriera; al di là della sconfitta poi, la difesa non ha subito più di tanto la potenza offensiva del Real – ringraziando anche la serata non positiva di Cristiano Ronaldo: Hummels ha retto bene, mentre Niklas Sule – entrato a freddo – ha fatto il suo, senza andare mai in affanno. La sensazione è che la gara di ritorno sarà ad alto tasso spettacolare, con l’aspetto emotivo da non trascurare.