Arsenal-Atletico Madrid attira di certo più occhi rispetto all'altra semifinale di Europa League, quella tra Olympique Marsiglia e Red Bull Salisburgo. Una grande decaduta nei primi anni del nuovo millennio e una rifondata, ricostruita e rivoluzionata tredici anni fa dall'arrivo del colosso delle bevande energetiche Red Bull. Ritorno ai fasti di un tempo o sogno per una piccola realtà rinata e arrivata al livello europeo da poco tempo? 

Anche per questa contrapposizione il match di stasera del Velodrome vale il prezzo del biglietto. La squadra condotta da Rudi Garcia sogna il ritorno in una finale europea dopo quattordici anni dalla sconfitta in Coppa Uefa del 2004 contro il Valencia e lo fa con una sicurezza di sé dettata dagli ottimi risultati ottenuti fin qui, non ultima l'eliminazione dell'altra squadra targata Red Bull: il Lipsia. Il curioso intreccio tra le due squadre, però, vive anche slegato dall'azienda austriaca perché proprio venticinque anni fa il Marsiglia vinceva la sua prima ed unica Coppa dei Campioni, mentre il Salisburgo raggiungeva la sua prima ed unica finale in una competizione europea, in Coppa Uefa, poi persa contro l'Inter di Marini. 

Un quarto di secolo dopo, una delle due squadre può andare a giocarsi un'altra finale, anche se l'avversario dall'altra parte sarà un ostacolo davvero ostico. Il fato, però, ha già messo di fronte questi due team nel corso dell'Europa League. Nella fase a gironi a prevalere è stato il Salisburgo, vittorioso in casa per 1-0 e uscito imbattuto dal Velodrome, ma la sensazione è che il Marsiglia di questo finale di stagione sia nettamente diverso da quello affrontato nei gironi. Thauvin e Payet sono i fari dei francesi: entrambi possiedono ottimi piedi, visione di gioco e sono di una qualità superiore al resto della squadra, tanto che l'assenza di uno dei due peserebbe tantissimo nell'economia del doppio confronto, vedere la gara di Lipsia per credere. 

Per quanto riguarda le formazioni, Garcia ha ancora qualche dubbio da sciogliere. A sinistra è ancora vivo il ballottaggio tra Sakai ed Amavi con quest'ultimo avvantaggiato sul giapponese, mentre dovrebbero sedersi in panchina sia Germain, sia Sanson. Per Rose, invece, un solo dubbio e riguarda l'attacco: il coreano Hee-Chan Hwang rischia il posto per mano di Gulbrandsen. 

Marsiglia (4-2-3-1): Pelè; Sarr, Rolando, Rami, Amavi; Luiz Gustavo, Lopez; Thauvin, Payet, Ocampos; Mitroglu. 

Salisburgo (4-4-2): Walke; Lainer, Ramalho, Caleta-Car, Ulmer; Berisha, Schlager, Samssekou, Haidara; Dabbur, Hee-Chan Hwang.