Chi si aspettava un Clasico alla camomilla è stato smentito. Storia, tradizione, fattori extracampo, e una rivalità mai sopita hanno prodotto come risultato una partita esaltante, non sempre lineare nel suo andamento, in buona misura condizionata dalle scelte di un arbitro inadeguato, ma in bilico fino all'ultimo secondo, con il Real Madrid di Zinedine Zidane a provare a mettere fine all'imbattibilità dei campioni di Spagna del Barcellona di Ernesto Valverde. 

Un 2-2 che sa di spettacolo, di grandi giocate, impossibili da ammirare con altre squadre in campo, ma anche di tante polemiche, dovute alla conduzione di gara dell'arbitro Hernandez Hernandez. Mancata espulsione di Gareth Bale, rigore non concesso a Marcelo, rosso sventolato a Sergi Roberto, fallo di Suarez su Varane nell'azione del 2-1, tutta materia per i moviolisti e per le recriminazioni di ambo le parti. Al netto dei pasticci del fischietto spagnolo, il Barça esce dal Camp Nou con l'obiettivo di rimanere imbattuto, mentre il Real perde per strada Cristiano Ronaldo (distorsione alla caviglia) con il rammarico di non essere riuscito a sfruttare la superiorità numerica nel corso del secondo tempo. E dire che la partita, prima di trasformarsi in una corrida, aveva offerto esclusivamente spunti tecnici. Blaugrana in campo con il loro attuale once de gala, con Philippe Coutinho esterno sinistro di centrocampo e Andres Iniesta dall'altra parte. Merengues di nuovo con la BBC, ovverosia con Cristiano Ronaldo, Karim Benzema e Gareth Bale in attacco, e con Raphael Varane recuperato per un'occasione tanto importante. Un Real come da tradizione poco speculativo ha iniziato con un pressing alto, tenendo la linea difensiva quasi a centrocampo. Mossa che ha ricordato i due Clasicos di Supercoppa spagnola, ma che ha consentito al Barça di lanciare Sergi Roberto, su errata lettura della Casa Blanca, tutto solo sulla corsia destra. Abilissimo il canterano blaugrana a sgroppare sulla banda e a mettere in mezzo un pallone con i giri giusti, che Luis Suarez ha trasformato in rete per l'1-0 in favore dei catalani. Il vantaggio non ha però disunito il Madrid, capace di reagire con foga ma anche con lucidità, e di trovare il pareggio già al quarto d'ora, al termine di una splendida azione in velocità tra Cristiano Ronaldo, Toni Kroos e Karim Benzema, finalizzata dal fuoriclasse portoghese. Gol che è costato a CR7 una distorsione alla caviglia, provocatagli da un intervento alla disperata di Gerard Piquè, nel tentativo di salvare la porta di Ter Stegen.

A lungo menomato, Ronaldo è andato comunque vicino al raddoppio, prima sparando addosso al portiere tedesco, poi facendo sibilare il palo con un mancino scagliato da buona posizione. Il tutto mentre il Barça sembrava disunirsi soprattutto a centrocampo e sulla fascia destra, con Coutinho incapace di contenere Marcelo, vero playmaker ombra del Real, e Busquets sotto i suoi standard. Un finale di primo tempo da corrida ha cambiato poi la partita. Hanno iniziato Sergio Ramos e Luis Suarez, in un bellicoso faccia a faccia per una presunta simulazione del Pistolero, ha proseguito Leo Messi, deciso a farsi giustizia da solo sul capitano avversario, ha concluso Sergi Roberto, con un colpo proditorio (la cui entità non è stata chiarita dalle immagini) ai danni di Marcelo. Il rosso al canterano del Barça, al 47' del primo tempo, ha indotto Ernesto Valverde a sostituire un vago e impalpabile Coutinho con Nelson Semedo, per costruire un 4-3-2 di lotta e di governo, mentre dall'altra parte Zidane decideva di non rischiare Ronaldo, sostituendolo con Marco Asensio. L'inferiorità numerica ha finito per compattare il Barcellona, subito in rete alla ripresa delle operazioni grazie alla solita magia di Leo Messi, al termine di un'azione viziata da un fallo di Suarez su Varane. La Pulce è stata come tarantolata per tutta la partita, pronta ad accendersi ad ogni ripartenza utile, stoppata sul più bello da un ottimo Keylor Navas, che ha tenuto a galla il Madrid e consentito a Gareth Bale di uscire dall'anonimato della sua partita con una prodezza balistica che è valsa il gol del 2-2.

Senza Ronaldo in area di rigore, il forcing del Real non ha prodotto frutti, neanche con l'ingresso di Lucas Vazquez per Nacho: diversi i cross nell'area di Ter Stegen sui quali Piquè e Umtiti hanno a più riprese giganteggiato, difendendo l'imbattibilità dei blaugrana, sospinti dal loro popolo e alla fine soddisfatti del risultato. La stessa soddisfazione di Zidane, che ha visto una squadra più compatta rispetto alle abitudini, e che d'ora in avanti si dedicherà a preparare la finale di Kiev.

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Andrea Russo Spena
Laureato in giurisprudenza, con una passione senza confini per lo sport. [email protected]