A una settimana dalla finale di Champions League contro il Liverpool (la quarta in cinque anni), il Real Madrid di Zinedine Zidane ha fatto le prove generali di Kiev all'Estadio de La Ceramica contro il Villarreal, nell'ultima di Liga. E' finita 2-2, con i merengues rimontati nel secondo tempo, con alcune risposte positive in vista dell'appuntamento ucraino contro i Reds di Jurgen Klopp.

Chi si aspettava turnover massiccio da parte di Zidane per non rischiare niente in attesa della finalissima è rimasto spiazzato dalle scelte dell'allenatore francese, che ha schierato praticamente la squadra titolare, con un paio di eccezioni. La prima, rappresentata dal figlio Luca, in porta al posto di Keylor Navas e per una sera avanti anche al partente Kiko Casilla nelle gerarchie. La seconda, costituita da Gareth Bale, centravanti atipico al fianco di Cristiano Ronaldo in avanti. Il resto dell'undici blanco è stato invece composto da uomini che con ogni probabilità vedremo dal primo minuto a Kiev. Difesa con il rientrante Dani Carvajal (fuori dalla gara di andata con il Bayern Monaco, positiva la sua prova) e Marcelo sugli esterni, Sergio Ramos e Raphael Varane centrali, Casemiro come volante e Luka Modric e Toni Kroos da mezze ali. Isco trequartista, proprio alle spalle del duo formato da Bale e CR7. Se Luca Zidane non è stato perfetto nel suo esordio con il Real Madrid (goffa la sua uscita a vuoto sul 2-2 di Samu Castillejo), Gareth Bale ha confermato di star vivendo un gran momento di forma, soprattutto dal punto di vista realizzativo. Il gallese ha aperto le marcature con una rete da attaccante puro, in mezzo ai due centrali avversari, candidandosi ulteriormente per la finale di Kiev. Cristiano Ronaldo si è invece ripresentato dopo il Clasico, che per lui aveva voluto dire gol e infortunio alla caviglia. Rimesso a lucido, il portoghese non ha sbagliato di testa, sulla solita palla scodellata meravigliosamente dalla sinistra da Marcelo, ala aggiunta.

Una volta fatte le prove generali per un tempo, il Real ha deciso che poteva bastare così. Quarantacinque minuti di buon pressing e di palleggio ad alta velocità hanno certamente soddisfatto Zizou, che nella ripresa ha poi preservato sia Ronaldo che Luka Modric, sostituiti dopo un'ora abbondante da Karim Benzema e Lucas Vazquez, altri due indiziati per una maglia da titolare a Kiev. L'attaccante francese, escluso come da pronostico dai prossimi Mondiali di Russia, garantisce maggior connessione con CR7 e un gioco di sponde e di varchi con la squadra sconosciuto a Bale, ma potrebbe pagare la sua orrenda stagione realizzativa. Lucas Vazquez (un po' come Marco Asensio) dovrebbe invece accomodarsi in panchina, perchè l'Isco visto ieri e con il Celta Vigo non può essere lasciato fuori. Forse anche i cambi hanno contribuito ad abbassare la tensione in casa Real, rimontato dalla verve del Villarreal, a segno prima con Roger Martinez (gran botta a giro dal limite dell'area) e con Samu Castillejo, pezzo pregiato della rosa del Submarino Amarillo. Kovacic per Modric è stata la terza mossa di Zidane, che non può assolutamente fare a meno della qualità e degli strappi del suo Lukita, ma non ha modificato l'inerzia di una partita che stava andando dalla parte dei padroni di casa, anche a causa dei soliti svarioni difensivi del Madrid. Ed è proprio questo l'aspetto che dovrebbe preoccupare maggiormente Zidane in ottica finale di Champions (sul secondo gol dormita di Marcelo che tiene in linea Castillejo): il suo Real concede un po' di tutto a tutti, nonostante l'incredibile facilità con cui costruisca e converta occasioni da rete.