Il Liverpool è pronto, Jurgen Klopp è pronto. I Reds cercano di ribaltare il pronostico nella finale di Champions League a Kiev contro il Real Madrid di Zidane e andare così a caccia di un trionfo che sarebbe una vera e propria sorpresa. Nessuno all'inizio della stagione avrebbe mai pensato di vedere Klopp, Salah e il Liverpool a giocarsi il trofeo contro la squadra più forte del mondo. E invece i Reds si sono conquistati un'occasione storica, a distanza di 11 anni dalla sconfitta di Atene contro il Milan.

Klopp in conferenza stampa è apparso sereno e rilassato, pronto a regalare sorrisi e battute ai giornalisti presenti: "Una finale di Champions è davvero una grande cosa. Da allenatore devi fare tante cose per prepararla, quando la giocai con il Borussia ero molto più nervoso. Perdemmo, pur facendo una gran partita. Ho atteso un po' per avere la rivincita, i ragazzi me l'hanno ridata facendomi felice. Sono orgoglioso di loro. 

Dovremo essere solidi in difesa, fluidi nelle transizioni: dobbiamo goderci questa partita. Può succedere tutto, non esistono squadre invincibili. Forse, se giocassimo dieci volte con il Real perderemmo nove: ma non m'interessa. Molti dicono che Zidane non abbia buona conoscenza tecnica, altri lo dicono di me: curioso che i due allenatori finalisti di Champions non sappiano nulla. Zidane è stato uno dei più grandi calciatori di sempre, ora può vincere la terza Champions da allenatore: è brillante proprio come quando giocava, lo considero migliore rispetto a me.

Il Real è molto forte, ma noi siamo il Liverpool, abbiamo nel nostro DNA la capacità di fare grandi cose. Abbiamo fatto un percorso eccezionale, dovremo complicare la vita al Real. Il nostro punto di forza? Lo spirito. Siamo una buona squadra, siamo arrivati qui grazie al nostro lavoro. Salah Pallone d'Oro? Non è una cosa importa per me, sicuramente è fantastico e ha fatto una stagione incredibile. Dovrà ripetersi nelle prossime.

Abbiamo anche noi una panchina importante che ci ha permesso di essere qui nonostante tutti gli infortuni in stagione. Non ho dubbi che loro siano forti anche fuori dal campo, ma non c'è bisogno di comparare le rose. Dobbiamo sfidarci sul campo e conterà solo quello che sarà fatto sul campo. Abbiamo lavorato per essere freschi sul campo e dovremo anche essere fortunati per vincere la Champions. Sfideremo il Real in tutte le posizioni del campo, ci faremo trovare pronti con le nostre qualità. Ci sono anche altre squadre con più qualità di noi, ma in finale c'è il Liverpool..."

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About the author
Francesco Nasato
24 anni, giornalista pubblicista, allievo della scuola di giornalismo dell'Universitá IULM, laureato alla Cattolica di Milano in Linguaggi dei Media. Editor di Vavel Italia, scrivo di calcio e Milan sul web e la carta stampata da quando ho 18 anni