La Russia potrebbe rappresentare l'ultima chiamata per l'Argentina, e per la generazione di fine anni 80', per sfatare il tabù maledetto e portare a casa il Mondiale trentadue anni dopo. Tre finali consecutive (una Mondiale e due di Copa America) perse da Messi e compagni che hanno raggiunto la qualificazione al ventunesimo Mondiale della storia soltanto all'ultima giornata grazie alla tripletta del fuoriclasse del Barcellona contro l'Ecuador. Sarà l'ultima chiamata per tanti, un'ultima recita prima dell'inevitabile ricambio generazionale. 

                                                      LA ROSA

Sei giorni fa Sampaoli ha diramato la lista ufficiale dei 23 giocatori che prenderanno parte al Mondiale russo. Lista, però, subito rivista e corretta a causa dell'infortunio occorso a Romero che costringerà il portiere del Manchester United a guardare la competizione da casa. Una brutta tegola visto che il parco portieri non offre grandi soluzioni ed il titolare, con tutta probabilità sarà Caballero con Armani (in forza al River Plate) seconda opzione con Rulli escluso per l'ennesima volta per motivi alquanto misteriosi. Capitolo difesa dove a sorprendere è la convocazione di Ansaldi che, però, ha disputato una buona stagione in forza al Torino. Il rebus modulo potrebbe regalarci anche una difesa a 3 con Mercado pienamente ristabilito insieme ad Otamendi e Fazio con il primo che rappresenta la colonna portante della retroguardia argentina mentre il giocatore della Roma vuole ripetere le prestazioni offerte in Serie A e in Champions League. Sampaoli ha convocato anche Rojo, oggetto misterioso al Manchester United da un anno a questa parte, e Tagliafico che ha disputato la sua prima stagione all'Ajax. A completare il quadro del pacchetto arretrato c'è Acuna, sempre presente nelle scelte di Sampaoli ha causa della sua estrema duttilità.

Dalla cintola in su l'Argentina alza l'asticella a cominciare da Di Maria che in questa stagione ha messo a segno 15 reti in 30 presenze con il PSG mentre in Nazionale è molto vicino a tagliare il traguardo delle 100 presenze (è fermo a 93). La squadra francese porterà due giocatori visto che c'è anche Lo Celso che in questa stagione è cresciuto in maniera importante mettendo a segno dieci reti  e ritagliandosi uno spazio degno del suo talento. Farà parte della spedizione anche Mascherano che ha appena concluso la sua prima stagione in Giappone mentre Biglia è pienamente ristabilito ed è pronto a guidare il centrocampo della Seleccion insieme a Banega che è reduce da una stagione in chiaroscuro con la maglia del Siviglia. C'è anche Lanzini che, fino ad ora, ha disputato soltanto tre partite con la maglia dell'Argentina mentre a sorprendere sono Salvio e Meza con il calciatore del Benfica che ha totalizzato soltanto 8 presenze con la Nazionale mentre il secondo è stato preferito a Paredes nonostante la buona stagione dell'ex Roma con la maglia dello Zenit.

Il reparto offensivo, non è una novità, è di altissimo livello a cominciare da un certo Leo Messi su cui l'Argentina intera ripone smisurate speranze per tornare ad alzare quella coppa che manca da oltre trent'anni. Il fuoriclasse dl Barca, che detiene il record di gol con la maglia Albiceleste, ha realizzato 45 reti in questa stagione portandosi a casa Liga, Coppa del Re e Scarpa D'Oro. C'è anche Aguero che, nonostante gli infortuni che lo hanno falcidiato nella seconda metà di stagione, ha messo a segno 30 reti in 39 partite di cui 21 in Premier League. La compilation degli attaccanti si chiude con la coppia Juventina composta da Dybala ed Higuain: l'ex Palermo ha chiuso la sua stagione con 26 reti in 46 partite mentre l'ex Napoli, nonostante una stagione di alti e bassi, ha gonfiato la rete 23 volte in 50 partite regalando alla Juve lo Scudetto grazie al gol contro l'Inter nei secondi finali. 

                                                  LE QUALIFICAZIONI

Come accennato poco le qualificazioni dell'Argentina sono state delle montagne russe in piena regola con alti e bassi degni di una Nazionale che, nell'ultimo anno e mezzo, ha fatto fatica a trovare un'identità ben precisa. "Un uomo solo al comando", cosi potrebbe essere riassunta la cavalcata della compagine albiceleste visto che senza Messi la Seleccion è stata in grado di vincere una sola partita mentre il fuoriclasse del Barcellona, grazie ad una tripletta all'ultima giornata contro l'Ecuador, ha permesso all'Argentina di staccare il pass qualificazione per Russia 2018. Un cammino tortuoso e discontinuo sin da subito per la squadra sudamericana che ha chiuso al terzo posto il Girone Sudamericano con 28 punti e 7 vittorie, 7 pareggi e 4 sconfitte. Soltanto i 19 le reti segnate (secondo peggior attacco insieme a Paraguay e Venezuela) mentre sono 16 quelle subite (seconda miglior difesa dopo il Brasile). 

                                           IL GIRONE E LE ASPETTATIVE

L'Argentina, nel sorteggio di dicembre tenutosi a Mosca, è stata inserita nel Gruppo D in una raggruppamento che si preannuncia abbastanza ostico vista la presenza di Croazia, Islanda e Nigeria. L'esordio dell'Argentina avverrà il 16 giugno quando Messi e compagni sfideranno gli scandinavi a Mosca. Il secondo incontro, quello clou contro la Croazia, andrà in scena il 21 giugno mentre a chiudere c'è la sfida contro la Nigeria che si giocherà a San Pietroburgo il 26 giugno. Non sarà un'impresa facile quella della Nazionale di Sampaoli visto che di fronte si troverà una Croazia che può contare sull'estro dei suoi calciatori a cominciare da Modric e Rakitic mentre l'Islanda, alla sua prima partecipazione, ha voglia di ripetere l'exploit dell'ultimo Europeo. La mina vagante è la Nigeria, soprattutto per l'Argentina visto che nell'ultimo match giocato tra le due squadre è arrivata la netta vittoria per 4-2 degli africani. Nonostante ciò l'Argentina ha tutte le carte in regola per passare il girone e giocarsela con tutte le altre rivali nella fase ad eliminazione diretta. Indispensabile, però, sarà l'equilibrio del punto di vista tattico e all'interno dello spogliatoio, merce che nell'ultimo anno e mezzo non ha mai contagiato la Seleccion che è all'ultima chiamata, della generazione di fine anni 80', per centrare il terzo successo al Mondiale.