È arrivato in gennaio per aiutare la squadra ad entrare nelle prime quattro ma, a qualificazione in Champions League raggiunta, il riscatto non è arrivato. Il Barcellona contava di incassare per intero il riscatto pattuito con l’Inter per il cartellino di Rafinha, però, nonostante i nerazzurri siano effettivamente arrivati quarti e abbiano staccato il pass per la prossima edizione della Coppa europea più importante, l’accordo non è stato concluso.

Secondo il quotidiano Sport, molto vicino alle vicende catalane, la società blaugrana è rimasta infastidita dalle promesse disattese da parte del club milanese e dunque non è più disposta a trattare, anche perché il direttore sportivo Piero Ausilio chiederebbe molto probabilmente il prolungamento del prestito o uno sconto importante visto che difficilmente l’Inter potrebbe al momento accollarsi la spesa per via dei paletti imposti dal Fair Play Finanziario. Così in questo scenario si è inserita una squadra come il Tottenham che non ha alcun problema di liquidità ed è pronta ad accontentare la richiesta del Barça da 35 milioni di euro per l’acquisto a titolo definitivo dello spagnolo; rispetto al giocatore aveva provato a chiedere informazioni anche il West Ham, ma gli Hammers non possono offrire a livello sportivo ciò che invece farebbero gli Spurs – il palcoscenico della Champions League ed una squadra competitiva anche per la Premier League.

A questo punto però il centrocampo di Mauricio Pochettino comincerebbe a diventare un tantino affollato e si renderebbe necessaria una cessione: su questa strada potrebbe spuntare di nuovo l’Inter, che un rinforzo in mediana lo vuole comunque, ed il nome in questione è quello di Moussa Dembèlè. Il belga, che è uno dei preferiti di Spalletti insieme a Nainggolan, è in scadenza il 30 giugno 2019, avendo così un prezzo più accessibile rispetto a Rafinha: il Tottenham per ora chiede più di 20 milioni – contro i 10 offerti dai nerazzurri -, ma l’arrivo del figlio di Mazinho a Wembley potrebbe cambiare le carte in tavola.