Un esordio mondiale con così tanta importanza probabilmente non se lo aspettava nessuno tra Svezia e Corea del Sud. Tuttavia, la sconfitta della Germania contro il Messico pone in condizione ultra favorevole chi vincerà lo scontro diretto di oggi. Con tre punti in tasca il passaggio del turno sarebbe molto più vicino e potrebbe bastare anche un pareggio contro i campioni del mondo in carica, che ora sono in una posizione al quanto scomoda. 

L'incontro di domani sarà il quinto nella storia tra le due selezioni, bilancio nettamente a favore degli svedesi con due vittorie e due pareggi, ma nelle partite d'esordio la tradizione sorride agli asiatici che non perde da quattro match inaugurali, mentre gli scandinavi non ne vincono uno dal 1958 quando si imposero per 3-0 sul Messico. L'esperienza coreana potrebbe essere un fattore da non scontare. La rosa a disposizione di Shin Tae-yong ha sulle spalle già alcune partite mondiali, mentre molti giocatori della Svezia sono alla prima esperienza, visto che l'ultima apparizione gialloblu risale al 2006, Mondiale vinto peraltro dall'Italia, squadra eliminata dagli svedesi ai playoff. 

Per quanto riguarda le formazioni, la Svezia si affida ad un solido 4-4-2 con Berg e Toivonen a guidare l'attacco. Sulle fasce Claesson, ma soprattutto Forsberg. Il giocatore del Lipsia è quello di maggior talento e a lui sarà dato il compito di impostare la manovra offensiva svedese regalando palloni d'oro al duo d'attacco. Più estroso il modulo coreando che se la giocherà con una difesa a tre e Jae-Sung a legare centrocampo ed attacco. Il compito di finalizzare cade sulle spalle di Heung-Min, meglio conosciuto come Son. L'attaccante del Tottenham è la stella della squadra, lui ha il compito di trascinare le Tigri il più avanti possibile. 

Svezia (4-4-2): Olse; Krafth, Lidenlof, Granqvist, Augustinsson; Claesson, Ekdal, Larsson, Forsberg; Berg, Toivonen.

Corea del Sud (3-4-1-2): Seung-Gyu; Young-Sun, Ban-Suk, Min-Woo; Lee-Yong, Jung, Sung-Yeung, Jo-Hoo; Jae-Sung; Heung-Min, Hwang.