Una vittoria – all’ultimo respiro ma meritatissima – e la sensazione di aver espresso un gioco ampiamente soddisfacente che la annovera di diritto fra le principali indiziate alla vittoria finale. L’Inghilterra ripensa alla vittoria sulla Tunisia e non possono che esserci sorrisi e certezze: viste le difficoltà incontrate dalle altre big di grande tradizione come Brasile, Spagna e Argentina – fermate da pareggi – o come la Germania – addirittura sconfitta dal Messico -, per la nazionale dei Tre Leoni – anche se è presto e può succedere di tutto – nasce la convinzione di potersi giocare anche il titolo ed alzare quella Coppa conquistata soltanto una volta 52 anni fa.

Il CT Gareth Southgate ha messo in campo una formazione leggermente diversa rispetto alle previsioni della vigilia, con un atteggiamento più offensivo che ha pagato fin da subito: difesa pura a 3, due esterni a centrocampo molto alti come Trippier a destra e Young a sinistra e due mezzali come Dele Alli e Lingard abituate nei rispettivi club a giocare in posizione più avanzata – con Dier a sedersi in panchina. Tradotto significa un pressing altissimo sui portatori di palla avversari e riconquista del possesso molto rapida, con azioni trasformate da difensive ad offensive in brevissimo tempo. Durante i 90 minuti l’Inghilterra mostra anche una condizione fisica invidiabile ed un gioco fluido, al di là del risultato finale che potrebbe far pensare ad una gara molto più complicata di quello che in realtà è stata: avvio ad altissimi ritmi, con il portiere tunisino Mouez Hassen che si deve esibire subito in un miracolo sul tiro ravvicinato di Lingard; l’estremo difensore africano compie un altro super intervento all’11’ su un colpo di testa di Stones, sul quale però è velocissimo ad avventarsi Kane che ribadisce in goal per l’1-0. Gli inglesi spingono ma Ben Moustapha – entrato al posto dello sfortunato Hassen – è sempre attento; distratto invece Kyle Walker, che su una delle estemporanee folate offensive della Tunisia compie un’ingenuità e regala il calcio di rigore – per la verità abbastanza generoso – per il pareggio di Sassi. Dopo l’1-1 però l’Inghilterra non si scompone ed anzi ricomincia a macinare gioco e solo i legni ed un ottimo Ben Moustapha negano il nuovo vantaggio – ad Alli e Lingard.

Nella ripresa il canovaccio della gara è più o meno lo stesso, anche se la stanchezza ed il caldo contribuiscono ad abbassare i ritmi, e quando sembra essere ormai inevitabile il pari ci pensa ancora una volta lui, Harry Kane, in una situazione simile al primo goal a mettere dentro di testa la rete della vittoria che fa esplodere di gioia la panchina inglese. Primi tre punti in cascina e risposta al Belgio – vittorioso 3-0 contro Panama nel pomeriggio – immediata: siamo solo alla prima tornata di partite, ma per ciò che si è visto sul campo Southgate può permettersi di pensare in grande.