Preziosissima vittoria della Nigeria di Rohr, che rimescola le carte del proprio girone andando a battere un'Islanda inusualmente fragile dal punto di vista mentale. Dopo un primo tempo equilibrato, gli africani si sbloccano subito nella ripresa con Musa, che aggancia in area e capitalizza al meglio un contropiede perfetto dei suoi. Lo svantaggio abbatte mentalmente l'Islanda, che non riesce più a scuotersi. Un quarto d'ora prima del novantesimo ci pensa ancora Musa a chiudere i conti, scartando due avversari e depositando in rete il pallone del 2-0. Finale amaro per l'Islanda, che fallisce anche un rigore con Sigurdsson. Gruppo D ora incerto: l'Argentina torna infatti in corsa, con la Nigeria distante solo un punto dalla clamorosa qualificazione. Male l'Islanda, obbligata a stravincere contro la Croazia, impresa oggettivamente titanica.

Nigeriani che scendono in campo adottando il 3-5-2. Davanti al giovane portiere Uzoho, difesa a tre composta da Omeruo, Troost-Ekong e Balogun. Chiavi del centrocampo affidate ad Obi Mike, affiancato dalle mezz'ali Ndidi ed Etebo. Ai lati della linea mediana, Moses ed Idowu, mentre sono Musa ed Ihenacho gli attaccanti scelti da Rohr. Un consueto 4-4-2, invece, per i vichinghi, che schierano il tandem offensivo pesante Bodvarsson-Finnbogason in attacco. Il "regista" Halldorsson in porta, protetto dai centrali Arnason e Ragnar Sigurdsson e dai terzini Saevarsson e Magnusson. Nella zona centrale del campo, Gunnarsson e Gylfi Sigurdsson, affiancati dagli esterni Gislason e Bjarnason.

Islanda subito pericolosa al terzo, quando è Sigurdsson a battere una punizione trovando la risposta in angolo di Uzoho. Sfruttando molto il proprio ordine tattico, i vichinghi si affacciano in avanti anche tre minuti dopo, la conclusione del solito Gylfi Sigurdsson è però sventata senza problemi dal portiere nigeriano. Con il passare dei minuti la prestazione della Nigeria sale, anche se gli africani non riescono a ripartire palla a terra e sono costretti a ricorrere ad inutili lanci lunghi vista la sproporzione fisica tra i talenti nigeriani ed i possenti atleti islandesi. Al 21'  cross di Gunnarson smanacciato da Uzoho, Bjarnason prova un tiro al volo che si spegne sul fondo. La sfida non si anima particolarmente nemmeno nella parte centrale di prima frazione, anche se è l'Islanda a fare la gara sfruttando soprattutto una fascia destra nigeriana, composta da Moses e Musa, poco incline a difendere.

L'uomo più pericoloso dei vichinghi è infatti proprio Bjarnason, che al 34' riesce a ritagliarsi un po' di spazio e a concludere, spedendo però altissimo la propria conclusione. Passano sette minuti e l'esterno di proprietà dell'Aston Villa si mette ancora in evidenza, proponendo un cross teso in area non sfruttato da Finnbogason. L'eroe del match contro l'Argentina ha però l'occasione di rifarsi al quarantacinquesimo: abile a piazzarsi in area, l'attaccante islandese riceve dal guizzante Sigurdsson e prova a deviare di anca, il pallone termina però lentamente sul fondo. L'ultima occasione di un primo tempo poco emozionante capita sulla testa di Bodvarsson, che da corner colpisce di testa mandando fuori. 

Secondo tempo che registra una Nigeria clamorosamente in vantaggio al 47'. Approfittando di un contropiede, gli africani arrivano dalle parti di Halldorsson, con Musa che allunga il gambone e stoppa in area, battendo il portiere islandese in maniera fredda e precisa. L'Islanda cerca di pareggiare alzando il pressing, a sfiorare ancora il goal dieci minuti dopo è però la Nigeria con Ndidi, il cui tiro dalla distanza viene deviato prima da Gislason e poi in corner da Halldorsson. Contrariamente a quanto visto in altre occasioni, i vichinghi soffrono molto lo svantaggio, confermandosi pericolosi solo al 68' e con Gislason, bravo ad incunearsi in area ma poco preciso al momento di concludere. Passano tre minuti ed è Troost-Ekong a colpire di testa, mancando però lo specchio della porta.

Al 72' ancora pericolosa la Nigeria da calcio d'angolo, Balogun stacca benissimo ma mette fuori per una questione di centimetri. L'Islanda è completamente in bambola: i vichinghi non riescono infatti a risollevarsi dopo la sconfitta, subendo addirittura il 2-0 al minuto numero settantacinque. A spegnere i sogni islandesi ci pensa ancora Musa, che corre da solo e, dopo aver superato un difensore ed il portiere, calcia in porta facendo esplodere i propri tifosi. Il momento no dell'Islanda lo si registra ancor più drammaticamente all'80', quando i vichinghi falliscono un rigore: procurato da Finnbogason, il penalty viene calciato alto da Gylfi Sigurdsson, che manca specchio e gioia personale. Succede poco altro: l'Islanda ci prova sterilmente, la Nigeria si difende bene e vince. Migliore in campo per i padroni di casa, Musa. Per gli ospiti in evidenza Finnbogason. 

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Antonio Abate
Studio Filologia Moderna a Salerno. Sogno di diventare un giornalista e/o un telecronista sportivo. Direttore Generale di Vavel Italia nonché socio fondatore di TAGS Soc. Coop. Vorace lettore.