Quando sono stati sorteggiati i gironi di Russia 2018, chi ha visto la Svizzera nello stesso raggruppamento con Brasile, Serbia e Costa Rica e per di più con i primi due incontri coi verdeoro e i serbi come avversari, ha subito pensato che gli elvetici sarebbero stati estromessi, con l'unica possibilità di punti contro i sudamericani. La nazionale guidata da Petkovic ha invece conquistato 4 punti nelle prime due partite ed è vicinissima non solo alla qualificazione, ma anche al primo posto nel gruppo E. Con Brasile e Serbia impegnate in una sorta di spareggio nell'ultimo turno, la Svizzera se la vedrà contro i sudamericani del Costarica già eliminati.

Due partite recuperate da situazione di svantaggio, contro il Brasile dopo il gol di Coutinho ci ha pensato Zuber a regalare il pareggio, ieri a Mitrovic hanno risposto Xhaka e Shaqiri con esultanza politica annessa. Partite più o meno con lo stesso andamento: inizio difficile subendo la pressione degli avversari, avvio di ripresa con gol alla prima occasione e finale in crescendo, soprattutto dal punto di vista fisico. Soprattutto ieri Petkovic ha sorpreso tutti, perché la sua squadra non mostra soltanto grande carattere e organizzazione tattica, ma anche qualità e fantasia. Il gol di Xhaka è un capolavoro di tecnica, forza e precisione, la rete di Shaqiri è una fuga di cinquanta metri conclusa con un tocco al velluto.

Il resto lo fanno una difesa sempre attenta e compatta, Lichsteiner e Rodriguez sulle fasce assicurano tanta corsa, Dzemaili e Behrami a centrocampo sono cuore e polmoni della squadra. Nonostante la Serbia avesse più bisogno dei tre punti, la Svizzera non ha pensato soltanto a chiudersi e ripartire, ma ha provato a imporre gioco. Una dimostrazione è data anche dai cambi offensivi decisi dal Ct, soprattutto con l'ingresso di Embolo e lo spostamento di Shaqiri sulla trequarti. L'ex Inter ha spaccato in due la partita, con inserimenti, conclusioni e passaggi col contagiri. L'incrocio colpito dal vertice dell'area se fosse finito in rete sarebbe stato uno dei gol più belli del mondiale. Una bella sorpresa questa Svizzera, un mix di qualità al servizio di organizzazione, compattezza e tenacia, chissà dove potranno arrivare. 

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Mattia Dottavio
Laureato in giornalismo e studente in lettere, grande appassionato di calcio e f1