Altri ottavi, altre emozioni per decidere chi potrà proseguire il cammino verso la finale del 15 luglio che si giocherà nello stadio Luzhniki di Mosca e chi, a malincuore, dovrà abbandonare la Russia e di conseguenza le speranze infrante di alzare la tanto ambita coppa. Sarà scontro di fuoco tra Brasile e Messico, due squadre che fino ad ora hanno rispettato le aspettative, in particolare la seconda che ha fatto un grande girone. Analizzando il percorso compiuto dalla Seleçao fino a questo momento, si può dire che abbiano tutte le carte in regola per arrivare fino in fondo a questo torneo, cercando di vincere un trofeo che manca da quasi sedici anni; tanti anni per una nazionale che ha sempre dominato il palcoscenico mondiale, sfornando una quantità di talenti incredibile ed esprimendo il tanto conosciuto "Joga bonito" di cui i brasiliani ne sono tanto orgogliosi.

La prima gara con la Svizzera, finita in pareggio, aveva fatto intravedere pochi aspetti positivi e qualche aspetto negativo in più: gli uomini di Tite non esprimono la propria idea di gioco, non riescono a puntare sulla qualità tecnica di Neymar, bloccato perennemente da blocchi e raddoppiamenti sulle fasce, risultando lenti e macchinosi e uscendo con un solo punto. Poi, la gara con la Costa Rica vinta nei minuti finali ha rialzato il morale dei verdeoro che hanno espresso un grande calcio per tutto l'arco del match ma, come detto in precedenza, colpiti da tanta sfortuna sono riusciti a sbloccarla solo negli ultimi minuti grazie al grande numero di esterni veloci e rapidi che hanno seminato il panico. Infine, la partita con la Serbia vinta per 2-0 ha mostrato che la Seleçao quando fa sul serio, può essere davvero devastante: calcio fatto di verticalizzazioni e di inserimenti dei centrocampisti, in particolare quelli di Paulinho che riesce sempre ad inserirsi coi tempi giusti tra le linee difensive, rivelandosi l'arma in più di questo mondiale. 

Passando invece al Messico, possiamo dire con certezza che la squadra di Osorio ha mostrato cose grandiose fino ad ora ed  è sicuramente pronta a mostrarne altre per regalare emozioni al proprio popolo e, magari chissà, riuscendo ad arrivare fino a Mosca il 15 luglio, ma questo lo potrà dire solo il tempo e il terreno di gioco. Osservando il percorso compiuto dal Tricolor nel girone F, il fatto di essere arrivati secondi non deve essere tanto andato giù agli uomini di Tiri che, sicuramente, avrebbero preferito incontrare la Svizzera piuttosto che i verdeoro. La sconfitta contro la Svezia nell'ultima giornata stava per mandare in fumo tutto quello che i messicani avevano fatto in precedenza e ora dovranno vedersela con la Seleçao; ma chi vuole arrivare lontano, non deve fare né calcoli, né strategie per cercare di evitare le "big". La prima partita contro l'eliminata Germania, è stata una vera e propria rivelazione: i sudamericani giocano con garra, combattono su ogni pallone, sono ben posizionati in campo, non lasciano un centimetro ai propri avversari, arrivando sempre primi su ogni pallone e riuscendo a conquistare i magnifici tre punti. Altri tre punti conquistati con la Corea del Sud ed anche qui la compagine di Osorio ha mostrato il proprio calcio, le chiare idee di gioco, il sapersi difendere in maniera compatta, mostrando una discreta solidità difensiva basata, sì sulla grinta, ma anche su un grande piano tattico. 

Insomma, sarà senza ombra di dubbio un match ricco di emozioni come qualunque altra gara di questo mondiale, una partita che rivelerà chi potrà ancora conservare e tenersi strette le speranze di proseguire il cammino, arrivare a Mosca e di proclamarsi campione del mondo con il proprio popolo.