Il Friburgo non è solito agire in maniera appariscente sul mercato. L'operato della società si riflette un po' con l'immagine che traspare dai ragazzi di Christian Streich in campo. Il Breisgau-Brasilianer è un club che spende poco, in maniera oculata, attento prima di assumersi qualsiasi rischio; alla stessa maniera il tecnico tedesco ha impiantato nella rosa una mentalità molto difensiva, tutt'altro che spettacolare ma non per questo meno efficace. Questo modus operandi è alla base delle tante certezze ormai assodate di un gruppo che nel 2018-2019 sarà chiamato a ripetersi, dopo la salvezza raggiunta per un pelo qualche mese fa, in un contesto difficile come quello della Bundesliga.

In Brisgovia non sono arrivati grandi colpi. Un'occasione, colta al volo, ha portato all'arrivo di Luca Waldschmidt dall'Amburgo per 5 milioni. Ha salutato Kempf nel reparto arretrato, a parametro zero, sostituito da Dominique Heintz del Colonia (pagato 3 milioni); nello stesso ruolo, con una cifra poco inferiore, è stato acquistato anche Philipp Lienhart, canterano del Real Madrid. Ha chiuso il contesto delle entrate l'arrivo dell'esperto Jerome Gondorf dal Werder. Le uscite invece sono state tante, ma in tono decisamente inferiore. Hanno salutato Ignjovski, Daehli, Gikiewicz, Sierro, Hufnagel ed altri ancora, per un incasso totale di poco meno di 2 milioni di euro, al netto degli ingaggi risparmiati. Davvero poco.

Con così pochi cambiamenti, realisticamente Streich potrà continuare sulla falsariga del progetto tecnico instaurato nell'annata precedente. Un 4-4-2 compatto, con Schwolov fisso fra i pali e tante alternative, per quanto riguarda il reparto difensivo. Su tutte, brilla Caglar Soyuncu, classe 1996 che ha fatto vedere ottime cose nello scorso campionato. A centrocampo, dovrebbe venire riproposta la coppia formata da Hofler ed Haberer, in grado di abbinare quantità e qualità. In avanti ovviamente la stella è Nils Petersen, enorme centravanti 29enne presente anche fra i pre-convocati della Nazionale tedesca all'ultimo Mondiale. Si tratta del classico esempio di centravanti "sgobbone", ma anche in grado di trovare la porta con discreta facilità di recente.

In ogni caso, la riconferma di quest'organico ha un obiettivo ben preciso nella mente della dirigenza del Friburgo, cioè migliorare i risultati ottenuti. Il 15esimo posto dell'anno scorso, con all'attivo 36 punti ed il secondo peggior attacco della lega, è una prova del fatto che quella rossonera sarà una delle principali candidate alla retrocessione, in un campionato così competitivo. Servirà quindi trarre qualcosa in più dal gruppo, da quel famoso vantaggio che garantisce "l'essere sempre gli stessi". I rischi ci sono, è vero, ma sottovalutare il senso di appartenenza mostrato in alcuni frangenti da questi giocatori sarebbe un errore non da poco.

Sarà curioso, quindi, capire quale sarà l'evoluzione della squadra del Baden-Württemberg. Magari qualche tassello giungerà ancora dal calciomercato, ma comunque sembra che non ci siano grosse esigenze al momento. I risultati del pre-campionato non sono stati convincenti per la maggiore, ma prima di trarre qualche giudizio un po' più spinto bisognerà almeno aspettare la gara d'apertura della Bundesliga, che vedrà il Breisgau-Brasilianer sfidare l'Eintracht in un debutto non proprio semplice. Da lì, vedremo come si svilupperà la stagione di questo modesto club.