Riprende dove aveva lasciato a fine stagione scorsa il Manchester City di Pep Guardiola, che all'esordio della Premier League 2018/19 sbanca l'Emirates Stadium di Londra battendo nettamente il nuovo Arsenal di Emery. Prestazione piuttosto fiacca quella dei padroni di casa, che si lasciano travolgere nel primo tempo senza mai impensierire più di tanto Ederson, mentre i Citizens sciorinano calcio ed occasioni da gol, passano con Sterling al quarto d'ora e legittimano il punteggio senza chiudere la sfida. E' Bernardo Silva, nella ripresa, dopo una reazione dei Gunners, a scrivere la parola fine all'incontro a mezz'ora dalla fine, regalando i primi tre punti stagionali ai campioni in carica. Arsenal da rivedere. 

Per la prima davanti ai nuovi tifosi Emery sceglie Aubameyang davanti a tutti nel suo 4-2-3-1; Guendouzi la novità assoluta accanto a Xhaka in mediana, Ramsey spalleggiato da Ozil e Mkhitaryan sulla trequarti. Risponde Guardiola con il consolidato 4-5-1: privo di De Bruyne tra gli altri, l'iberico sceglie Bernardo Silva, Gundogan, Mahrez e Sterling alle spalle di Aguero, con Fernandinho equilibratore di mediana. Torna Mendy a sinistra. 

Avvio di gara subito pimpante ed intenso, con il Manchester City che prova fin dalle prime battute a prendere in mano le redini del gioco. Due le occasioni più importanti nei dieci minuti iniziali, con Aguero e Sterling che impegnano Cech da vicino: il portiere ceco risponde presente, ma non basta. Qualche secondo dopo è lo stesso esterno inglese ad approfittare della difesa eccessivamente bassa dei Gunners per firmare il vantaggio: slalom al limite, destro secco nemmeno troppo angolato e Guardiola avanti al 14'. I Citizens sono un fiume in piena e non si accontentano, lasciando ai padroni di casa soltanto qualche sporadica ripartenza, quasi mai sfruttata a dovere.

L'esultanza di Sterling - Foto Manchester City Twitter
L'esultanza di Sterling - Foto Manchester City Twitter

La scossa per l'Arsenal la suona Ozil, tra le linee: il tedesco apre per Bellerin, abile nel saltare Mendy e calciare in porta, trovando però un reattivo intervento di Ederson. I londinesi appaiono tuttavia maggiormente presenti a loro stessi, anche se nello sbilanciarsi in avanti lascia qualche spazio di troppo a Sterling - scatenato - e compagni, i quali sono leggermente imprecisi nel tentativo di archiviare la pratica. Qualche errore di troppo in fase di impostazione di Xhaka penalizza il lavoro degli uomini di Emery attorno alla mezz'ora, complici anche degli spietati Sky Blues; Aguero si procaccia una punizione dal limite, Mahrez impegna Cech, Laporte ne esalta i riflessi da pochi metri.

A dieci dalla fine Emery è costretto a rinunciare a Maitland-Niles per infortunio: esordio a sinistra per Lichtsteiner. Lo svizzero va subito in difficoltà contro Mahrez, con l'ex Leicester che lo salta facilmente e sfiora il palo col mancino prediletto. L'ultima occasione del primo tempo capita però sul destro di Aubameyang: l'ex Borussia si stacca dalla marcatura dei centrali per calciare di destro dal limite, senza però inquadrare lo specchio di Ederson. 1-0 City al duplice fischio.

Foto Premier League Twitter
Foto Premier League Twitter

L'approccio alla ripresa del City è quello della grande squadre che ha voglia di chiudere la partita; Mendy approfitta di una eccessiva libertà sulla sinistra per creare costanti pericoli, sul terzo dei quali Aguero calcia quasi a botta sicura dal limite, ma sfiora soltanto il sette. Dopo dieci minuti di impasse, Emery si gioca la carta Lacazette: il francese sale subito in cattedra, ricevendo al limite da Aubameyang e calciando di destro dal limite; palla di poco a lato. Si scuote l'Emirates, con lui il nuovo tecnico e la squadra tutta: un paio di palle recuperate a metà campo esaltano i Gunners, che alzano il baricentro dell'azione e sfiorano, con Aubameyang, il pareggio. 

Guardiola risponde con De Bruyne al posto di Mahrez e qualche secondo dopo Aguero ha l'opportunità di chiudere i giochi: Guendouzi - ultimo uomo su corner offensivo - sbaglia il controllo e lancia l'argentino, il quale a tu per tu con Cech trova la deviazione del portiere in tuffo. Il gol è tuttavia soltanto rimandato di qualche secondo: Mendy, migliore in campo nella ripresa, cavalca sulla sinistra, serve a rimorchio Bernardo Silva che, si stacca dalla marcatura di Lichtsteiner e, all'altezza del dischetto, batte il portiere ceco avversario. La reazione dell'Arsenal, d'orgoglio e di nervi, si ferma ad un calcio d'angolo sul quale Mustafi viene atterrato da Mendy: per Oliver si gioca. 

Foto Premier League Twitter
Foto Premier League Twitter

La frenesia offusca la mente dei giocatori di Emery, la cui precisione cala alla distanza: troppi gli errori sulla trequarti che precludono ai Gunners di riaprire la gara, mentre sul versante opposto è il fraseggio del City - in controllo totale - a farsi valere, nonostante le poche occasioni da rete. Nell'ultimo quarto d'ora la squadra di Guardiola abbassa notevolmente i ritmi, mentre i padroni di casa non riescono a trovare il giusto guizzo per impensierire Ederson. Una disattenzione del portiere ospite lascia l'opportunità a Lacazette e compagni per punire in tre contro uno, ma la scarsa concentrazione non permette ai Gunners di accorciare le distanze a cinque dalla fine. L'ultima occasione della sfida è sul destro del centravanti francese, che sullo scarico di Mkhitaryan spara alto da ottima posizione. Finisce 2-0 per i campioni in carica.