Vince ancora il Bayern Monaco nella quarta giornata di Bundesliga. Un test importante attendeva oggi i rossi, che all'Allianz Arena attendevano il Bayer Leverkusen: i detentori del titolo si sono però imposti per 3-1 in una gara dominata, salvo il rigore concesso dopo pochi minuti a Wendell. Di seguito un racconto del match.

Partiamo dalle formazioni iniziali. Nico Kovac sceglie un 4-2-3-1 all'inizio della gara, con Neuer fra i pali. I terzini sono Kimmich e Rafinha, Sule affianca Boateng al centro. In mediana Thiago fa coppia con Tolisso, sulla trequarti agiscono Robben, Muller e Gnabry. Lewandowski di punta. Heiko Herrlich risponde con un abbottonato 5-3-2. Hradecky è il portiere, davanti a lui il trio Jedvaj-Tah-Dragovic. Lars Bender a destra, Wendell a sinistra. A centrocampo Sven Bender fa il vertice basso, con Havertz e Kohr mezzali. Il tandem offensivo è formato da Volland e Bailey.

La gara cambia dopo appena tre minuti, quando un fallo di mano di Thiago nella propria area non viene ravvisato dall'arbitro. Per fortuna c'è la VAR e conseguentemente il signor Tobias Welz ha l'opportunità di correggersi, assegnando a Wendell l'opportunità di segnare dal dischetto lo 0-1. Il brasiiano non sbaglia dagli undici metri, ma il vantaggio delle Aspirine dura molto poco. Siamo al decimo di gioco quando, dopo un rimpallo su Muller, Corentin Tolisso ha l'opportunità di entrare in area con una corsa imperiosa ed insaccare col sinistro, in diagonale verso l'incrocio più lontano. I bavaresi iniziano quindi a comandare il gioco, dopo aver subito corretto il risultato, e dopo un'altra decina di minuti si portano in vantaggio. Verticalizzazione di Kimmich troppo profonda, Tah però anzichè lasciarla al suo portiere serve in maniera involontaria Arjen Robben, che fa rimbalzare il pallone, si coordina e di controbalzo con un mezzo collo-esterno mancino realizza una strepitosa marcatura.

I guai non finiscono qui per la fazione ospite, che dopo qualche minuto in svantaggio è costretta a sostituire Lars Bender per infortunio: dentro, al suo posto, Brandt. In campo invece die Roten sono in completo controllo ed arrivano qualche altra volta al tiro, seppur senza grande precisione. In particolare Robben, oltre la mezz'ora, sfiora la doppietta con una conclusione larga di pochissimo. Il primo tempo si spegne senza grossi sussulti, salvo un altro problema fisico: si tratta di quello occorso a Tolisso, costretto pure lui al cambio per un problema muscolare. Lo rileva James Rodriguez, che non lascia un grande impatto in quello che resta prima del duplice fischio: il parziale è di 2-1.

Il copione della sfida non cambia nella ripresa. Il Bayern tiene percentuali disumane di possesso palla, comanda la partita come se gli avversari non fossero lì in campo, ma fa un po' di fatica a trovare la palla buona per chiudere il risultato. Robben ha un'occasione ma trova un muro di gambe, in generale sono molti i tentativi respinti da una retroguardia in trasferta comunque attenta: il problema è che non c'è un accenno di contrattacco. Il Leverkusen si affida a Bellarabi, nel finale, per provare a strappare un eroico pareggio: un pressing eccessivo del tedesco lo porta però a rimediare un cartellino rosso, dopo un brutto pestone volontario a Rafinha (costretto fra l'altro a far spazio ad Alaba). Nel finale, nella facile gestione dei campioni di Germania, Thiago dal fondo pesca la testa di James Rodriguez il quale dal secondo palo trova il primo gol stagionale di testa. Un altro inserimento porterà il colombiano alla doppietta nel recupero, ma in fuorigioco: finisce 3-1.