Berlino amara per Kovac. Il tecnico del Bayern, ex giocatore dell'Herta, raccoglie la prima sconfitta e le prime critiche. Si chiude così una settimana orribile per la squadra che da anni domina in Bundesliga:  martedì nel turno infrasettimanale era arrivato solo un pareggio casalingo con l'Augusta, ieri è andata anche peggio.

All'Olympiastadion di Berlino (cornice dai bellissimi ricordi per i tifosi italiani) i padroni di casa vincono meritatamente 2 a 0 e agganciano il Bayern in vetta a quota 13 punti. In caso di vittoria di Werder Brema e Borussia Dortmund inoltre, i bavaresi rischiano il sorpasso in classifica.

Ha pagato la tattica di mister Dardai che ha imbrigliato la manovra ospite con un pressing alto e gioco d'anticipo, soprattutto a centrocampo. E al ventesimo i padroni di casa passano su calcio di rigore provocato da Boateng, ingenuo a stendere Kalou che si era fiondato su una respinta di Neuer su un colpo di testa di Ibisevic. Lo stesso attaccante si assume il compito di realizzare dal dischetto e non sbaglia, 1 a 0. Il Bayern abbozza una timida reazione, ma viene "tradito" da Robben che al 40esimo da pochi passi spedisce alto. E con il più classico dei "gol mangiato, gol subito" in contropiede l'Herta raddoppia: Kalou sulla destra salta Alaba e serve la corrente Duda che insacca sotto la traversa. Nella ripresa i bavaresi provano a cambiare marcia, ma collezionano solo calci d'angolo e cross mai sfruttati.

Una brutta sconfitta che rischia di minare il clima nello spogliatoio, Müller è partito dalla panchina e quando è entrato nella ripresa (al posto di Robben che non ha gradito il cambio) non ha inciso. Oggi la Bild ha titolato "prima frattura tra Kovac e il Bayern". Diventano quindi già decisive le sfide casalinghe con l'Ajax in Champions e il Gladbach in campionato. Anche se è cominciato l'Oktoberfest, c'è poco da stare allegri dalle parti di Monaco.