"Campeones" cantano in coro tifosi e giocatori del Barcellona al termine del match con il Levante. I blaugrana, infatti, si sono confermati campioni di Spagna (ottavo campionato vinto negli ultimi undici anni) e Messi si è confermato uomo più decisivo della storia del club. Anche stasera, come già accaduto più volte nel corso della stagione, è lui a risolvere i problemi, entrando dalla panchina e siglando il gol decisivo per la vittoria matematica del titolo da parte del Barcellona. I catalani, infatti, vanno a nove lunghezze di vantaggio dall'Atletico Madrid (che oggi pomeriggio aveva battuto 1-0 il Valladolid) a tre giornate dalla fine, con il vantaggio degli scontri diretti a favore.

 

A fare la gara è ovviamente il Barcellona che, come detto tiene Messi in panchina in vista della semifinale di Champions contro il Liverpool. Al 5' il Barça prova subito a mettere paura al Levante, con un bel tiro da fuori di Coutinho, abilmente respinto in corner dal portiere Fernandez. Al 20', Suarez con un guizzo prova una percussione area, conclusa con la respinta del portiere, bravo a chiudere sul suo palo. Al netto di queste occasioni estemporanee, la prima metà del primo tempo scorre via liscia con una netta quanto sterile supremazia territoriale del Barcellona. Nella seconda metà di frazione, invece, la formazione catalana spinge sull'acceleratore e  va più volte vicino alla rete, sempre con Coutinho. Clamorosa la doppia occasione sprecata dal brasiliano, quando, prima al 25' tira debolmente da posizione favorevole dopo aver ricevuto un passaggio illuminante di Rakitic e poi, un minuto dopo colpisce centralmente di testa dal centro dell'area su cross con il contagiri di Jordi Alba.  Pochi minuti dopo l'ex Liverpool ci prova dal limite, ma ancora una volta Fernandez ha vita facile. Al 32' Suarez va giù in area e protesta, ma l'impressione è che si lasci cadere, l'arbitro lascia proseguire il gioco. Al 40' è solo la sfortuna a fermare Coutinho, che calcia in maniera magistrale un calcio di punizione dal limite guadagnato da Suarez, ma il suo destro si infrange sulla traversa. 

Nella ripresa, entra Messi al posto di Coutinho e sembra essere immediatamente tutta un'altra musica. Il Barcellona non crea veri pericoli, fatta eccezione per un tiro a giro dal limite di Rakitic che si spegne sul fondo, ma,  a differenza di quanto accaduto nel primo tempo, sembra potersi rendere pericoloso da un momento all'altro. Sensazione che diventa realtà al minuto '62, quando dopo un batti e ribatti in area, la palla capita sul mancino di Lionel Messi, che non si fa pregare e piazza un colpo da biliardo all'angolino. Dopo il gol dell'argentino, però, il Barcellona, complice un evidente calo di concentrazione, abbassa il baricentro e il Levante prova subito ad approfittarne. Un minuto dopo il gol, Ter Stegen è bravissimo a chiudere su un pericolosissimo inserimento in area dell'ex madridista Mayoral. Al 65' il tecnico del Levante, Lopez, sostituisce un evanescente Vukcevic con Bardhi e da quel momento inizia il momento di massima pressione del Levante, che costringe il Barcellona ad alcuni errori, tra cui un clamoroso liscio di Rakitic che permette a Morales di presentarsi a tu per tu con Ter Stegen, ma l'attaccante spara alto da posizione favorevolissima.  Valverde prova a trovare le contromisure al 73', mandando in campo Busquets per provare a mettere un po' di ordine. La mossa di Valverde funziona e il Barcellona spreca anche una serie di potenziali contropiede. Errori che rischia di pagare a caro prezzo al 89', quando Bardhi (tra i migliori dei suoi insieme a Rochina e Campana)calcia al volo indisturbato dal centro dell'area e la palla finisce sul palo. Archiviato il brivido finale, il Camp Nou può tornare a intonare quel coro " Campeones" al quale si sta abituando sempre di più negli ultimi anni. Il Levante, invece, resta invischiato nella lotta salvezza, ma la prestazione di questa sera può far ben sperare per il futuro.