L'Italia chiamò, gli Azzurri - seppur in completo verde viste le nuove divise - devono ora rispondere presente. La Nazionale italiana di calcio si prepara alla doppia sfida contro Grecia e Liechtenstein per suggellare il passaggio del turno dopo una prima parte di cammino senza intoppi. Centottanta minuti in cui l'Italia ha la possibilità di qualificarsi con largo anticipo, dovendo poi pensare solo al primato del proprio girone. Dopo la difficile sfida contro la Finlandia, conclusa con un buon 1-2 in terra finnica, Chiesa e compagni dovranno superare la Grecia dinanzi il caloroso pubblico dell'Olimpico. Novanta minuti da non sottovalutare: gli ellenici hanno racimolato solo cinque punti e, per sperare ancora, dovranno vincere in Italia. L'undici che scenderà in campo non dovrà avere la pancia piena. Discorso diverso per la trasferta nel piccolo staterello del Benelux. Il Liechtenstein ha solo un punto e nessuna pretesa di vittoria o di passaggio del turno.

Come sottolineato dal CT Mancini nei giorni scorsi, lo zoccolo duro della Nazionale è quello visto nelle sei uscite ufficiali. Al massimo si cambierà qualcosina in termini di uomini, nulla verrà modificato invece sul fronte del gioco. L'Italia continuerà a creare calcio e a imporre il proprio modo di giocare, migliorando magari in zona goal o al momento di creare azioni decisive. Il tridente offensivo deve ancora rodare, complice anche i tanti esperimenti adottati dal CT. Se a destra Federico Chiesa appare inamovibile, negli altri ruoli nulla è certo. In avanti, per esempio, continuerà il testa a testa tra Belotti e Immobile, con Pinamonti pronto a fare da terzo incomodo. Occhio anche a Balotelli, calciatore da sempre nel cuore di Mancini. A sinistra, Insigne non è più sicuro del posto. I sostituti ad oggi latitano - Bernardeschi non convince e El Shaarawy sta svernando in Cina - ma Mancini sicuramente rifletterà sul da farsi. 

Negli altri ruoli il discorso è pressoché lo stesso. Il CT vuole infatti formare un gruppo di atleti pronti e devoti alla causa senza titolari fissi. Non è da escludere, addirittura, un ultimo ritorno di Buffon e De Rossi. I due calciatori non rientrano più nel giro della Nazionale per questioni anagrafiche e fisiche, ma Mancini sembra deciso a concedergli una partita di addio, magari davanti i propri tifosi. Se la qualificazione a Euro 2020 dovesse diventare certezza in questa parentesi delle Nazionali, i due eroi di Berlino 2006 potrebbero benissimo scendere in campo con i colori azzurri per l'ultima volta. 

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