Una sorta di Caporetto, un ribaltamento di fronte quasi inaspettato, ma meritatissimo: la Serbia crolla clamorosamente di fronte a una super Repubblica Ceca, sospinta dal pubblico di casa. Il finale recita 4-0 in favore della squadra di Dovalil, alla prima vittoria nella competizione dopo la sconfitta all'esordio per 2-1 contro la Danimarca. Protagonista e mattatore della partita è Jan Kliment, autore di una splendida tripletta da attaccante vero.

Una Repubblica Ceca in partita su entrambi i lati del campo, capace di attaccare con costante pericolosità e non soffrire, anche per demerito della Serbia, irriconoscibile rispetto a quella che ha pareggiato per 1-1 con la strafavorita Germania. Ed ora cambia tutto: i padroni di casa si propongono come seria outsider, mentre scendono e non poco le quotazioni della squadra di Dodic, annientata sotto il profilo tecnico.

L'incubo serbo comincia prestissimo: si palesano immediatamente le prime difficoltà difensive, confermate dopo 8 minuti dal gol del vantaggio firmato da Kliment, a conclusione di un'ottima azione corale iniziata da Kadlec, che vede bene la sovrapposizione di Hybs, sul cui cross basso al centro l'attaccante non può sbagliare. Passano pochissimi minuti e ancora la punta del Jhilava si trova uno-contro-uno con Dmitrovic, che riesce a ipnotizzarlo: sul prosieguo dell'azione Skalak a porta praticamente sguarnita sul secondo palo sbaglia la deviazion e la manda fuori. Si può parlare di vero e proprio assedio, perchè al 14' Kadlec colpisce in pieno la traversa calciando appena dentro l'area scivolando e al 21' ancora Kliment trova il gol che vale il meritato 2-0 in favore della Repubblica Ceca.

Dovalil ammira compiaciuto in panchina, ma è fortunato nel gioco, sfortunato sotto il profilo fisico, perchè dopo mezz'ora Kadlec deve lasciare il campo per infortunio a Travnik. Si placa comunque la furia ceca della prima metà del primo tempo: la Serbia prova a farsi vedere in avanti, senza troppi risultati però. Djuricic e Jojic provano a dare una scossa al 40': assist delizioso del primo, conclusione d'esterno del secondo in precarie condizioni d'equilibrio, ma Koubek risponde presente. Cerca la risposta immediata Frydek, sull'ennesimo svarione della difesa: ci pensa Dmitrovic a salvare e a non aumentare il passivo nel primo tempo.

L'inizio di ripresa vede una Repubblica Ceca più prudente, che punta più sulle ripartenze, mentre l'attacco della Serbia rimane piuttosto sterile. La difesa continua a faticare e viene ancora una volta punita da Kliment, lanciato direttamente dalle retrovie e che, dopo aver dribblato Dmitrovic, appoggia in rete il suo terzo gol personale. Dopo pochi attimi arriva anche il quarto gol: fuga di Skalak a destra, cross sul secondo palo dove Frydek trova una volée facile facile col piatto destro. Kliment potrebbe anche trovare il quarto gol personale al 65', quando salva tutto Pantic in collaborazione con Dmitrovic, ma la difesa Serba ancora una volta va totalmente in palla quando attaccata, evidenziando ulteriori lacune.

Pochissimo da segnalare negli ultimi minuti, a parte la standing ovation per il mattatore della gara Kliment, che lascia il campo a Prikryl. Per lui sono tre gol in due partite giocate con l'Under-21 del suo paese, e i difensori serbi se lo sogneranno per un po'. La squadra di Dovalil ora è attesa alla prova Germania: dovesse superarla, il resto potrebbe venir da sè.