Gruppo E

Qualificazione fatta per l’Inghilterra, che continua la sua marcia verso l’Europeo a punteggio pieno, con 8 vittorie in 8 partite giocate. In queste due giornate, a fare le spese del tornado inglese sono stati San Marino, come era prevedibile, e la Svizzera, sconfitta con un sonoro 2-0 a Wembely, che ha sancito anche il sorpasso di Rooney in vetta alla classifica dei migliori marcatori inglesi di tutti i tempi. Per il secondo posto, la Svizzera precede di 3 lunghezze la Slovenia che, terza a quota 12, non può sottovalutare le dirette inseguitrici Estonia e Lituania, rispettivamente a 10 e 9 punti. Delle tre, però, è proprio la Slovenia è l’unica che ancora deve giocare contro San Marino. Anche qui, segnaliamo una quasi-impresa del micro Stato che sorge sul monte Titano: sconfitto 2-1 in terra lituana, ha accarezzato l’idea del pareggio fino al 92’, propiziato da un bel gol su punizione di Vitaioli.

Gruppo F

Un girone sulla carta di livello non elevatissimo, ma che è ancora completamente aperto a possibili sorprese. A guidarlo, l’Irlanda del Nord con 17 punti, reduce da una vittoria per 1-3 alle isole Far Oer e un pareggio per 1-1 a Belfast contro l’Ungheria. Non approfitta del passo falso la Romania che, dal canto suo, esce da queste due giornate con due punti, acquisiti con altrettanti pareggi a reti bianche contro Ungheria e Grecia. Un girone dove il segno caratteristico è la X, considerato che la terza in classifica, l’Ungheria appunto, fa anch’essa 2 punti e va a quota 13. Difficile, visti anche i prossimi impegni, che la Finlandia, attualmente quarta a 10, possa arrivare in zona playoff.

Gruppo G

Nel girone di Russia, Montenegro e Svezia la prima classificata, con la certezza matematica del primo posto, è la squadra che non ti aspetti: l’Austria di Alaba, che ha polverizzato per 4 reti a 1 in trasferta gli svedesi, sconfitta resa leggermente meno amara dal bel gol di Ibra al 91’. Per la seconda e la terza piazza, si è invece innescata un’interessantissima sfida a tre, tra la Russia, 14 punti di cui 6 nelle ultime due giornate, la Svezia, 12 punti ma 0 (e prime due sconfitte) in questa sessione di gare, e il Montenegro di Jo-Jo Jovetic, quarto a 11 punti e con le due sfide più impegnative, Austria e Russia, ancora da giocare. Sulla carta, il calendario più facile ce l’ha la Svezia, che avrà ancora a disposizione Liechtenstein e Moldavia, il che potrebbe favorire gli scandinavi insieme ai russi per secondo e terzo posto.

Gruppo H

A scuola si chiamava il 6 politico, quella sufficienza risicata che permette di farsi tutta l’estate al mare senza debiti. E’ più o meno quello che sta facendo l’Italia di Conte, prima in un girone tutt’altro che proibitivo a 18 punti, reduce da due vittorie consecutive con lo scarto minimo, 1-0 in casa contro Malta e Bulgaria. Subito dietro, nello scontro diretto per la seconda piazza, la Norvegia si è imposta per 2 reti a 0 sulla Croazia che, complice anche il punto di penalizzazione, ora è terza a 14 punti, 2 sotto i diretti concorrenti balcanici. Anche qui, come nel gruppo C, si lotta solo per i piazzamenti, a meno che la Bulgaria non riesca nel colpaccio di vincere le due partite che restano sperando che la Croazia faccia 0 punti. Per gli azzurri, mancano ancora una trasferta a Baku contro il modesto Azerbaigian e il match casalingo contro la Norvegia: fondamentale arrivare primi e imbattuti. Poi, una volta in Francia si potrà pensare al gioco.

Gruppo I

Il girone con meno squadre di queste qualificazioni è anche uno di quelli in cui conosciamo già il nome delle tre nazionali che andranno avanti, tra qualificazione diretta e playoff: Portogallo (15 punti), Danimarca (12) e Albania (11). Tra queste, la Danimarca soltanto ha una partita in più, e quella che le resta è l’impegno più ostico, in casa lusitana contro l’undici guidato dall’inevitabile capocannoniere del girone, Cristiano Ronaldo, a quota 5 gol. Per l’Albania, al contrario, restano le sfide contro le ultime due classificate, Armenia e Serbia. E chissà che i balcanici non facciano il colpaccio e riescano a qualificarsi direttamente, costringendo la Danimarca ai playoff.