La Spagna assapora il dolce calice della vendetta, l'Italia risorge a un passo dal baratro. Per un'ora la squadra ospite dirige la partita, oscura il cielo di Torino con un possesso palla di qualità, con giocate individuali di caratura superiore. Il gol del vantaggio è frutto di un errore di Buffon - uscita a vuoto e porta spalancata per Vitolo - ma è naturale conseguenza di una superiorità schiacciante. L'Italia si sveglia proprio quando si ritrova sotto nel punteggio. I cambi di Ventura colorano un'opaca nazionale, la grinta di Immobile e Belotti contagia i compagni, la sprezzante Spagna d'avvio si riscopre fragile. De Rossi impatta dal dischetto, nel finale gli azzurri provano il colpaccio. Francamente troppo, 1-1 al termine. 

Le formazioni

Italia

Ventura non può disporre di Chiellini, Romagnoli completa il pacchetto arretrato, con Bonucci nel mezzo e Barzagli sul centro-destra. Florenzi rileva Candreva in corsia, in regia De Rossi, Montolivo scalza Bonaventura e a sorpresa indossa una casacca da titolare. Interessante la scelta del CT, fuori un giocatore di corsa ed inserimento, dentro un palleggiatore. Davanti, Eder e Pellé. 

Buffon; Barzagli, Bonucci, Romagnoli; Florenzi, De Rossi, Montolivo, Parolo, De Sciglio; Pellè, Eder

Spagna

Poche novità nella selezione spagnola. Carvajal vince il ballottaggio sull'esterno e "ultima" il pacchetto arretrato, Busquets è il perno in mediana, con Koke a rinnovare il centrocampo a tre spagnolo. Diego Costa è il 9, ai suoi lati Silva e Vitolo. Callejon si accomoda in panchina. 

De Gea; Carvajal, Ramos, Piquè, Alba; Busquets, Koke, Iniesta; Vitolo, Silva, Diego Costa 

Jordi Alba e Florenzi - Foto: Nazionale Italiana/Twitter
Jordi Alba e Florenzi - Foto: Nazionale Italiana/Twitter

La cronaca 

Primo tempo 

Il canovaccio della partita è chiaro fin da subito. L'Italia si ritrae nella metà campo di difesa e concede alla Spagna la gestione del ritmo. La squadra di Lopetegui spinge con grande intensità ed ostruisce ogni via agli azzurri in fase di disimpegno. Diventa ben presto un assalto al fortino, con un Barzagli di lusso a proteggere i pali di Buffon. La prima fiammata in rosso poco dopo il decimo minuto. Iniesta duetta con Silva, sterza in area, ma conclude debolmente con il mancino. La selezione ospite sfrutta la corsia di sinistra per costruire gioco, qui albergano i maggiori talenti, qui duettano Silva ed Iniesta. L'illusionista pesca profondo Diego Costa, appoggio per il genietto del City, slalom e recupero disperato della linea azzurra. Partita di sacrificio, con Buffon che osserva il colpo di testa di Piqué, sporco, terminare oltre il palo lungo. Alba deve lasciare il campo al minuto 22, dentro Nacho. 

La Spagna avvicina il vantaggio al 25'. Troppo spazio per i giocolieri della roja, dall'esterno piovono cross calibrati, di qualità, Piquè, dopo una sponda, si ritrova solo in mezzo all'area, ma accomoda tra le braccia di Buffon. Dopo un duro contrasto con Ramos, Montolivo deve uscire dal terreno di gioco, Ventura sceglie Bonaventura e l'Italia prova ad alleggerire la pressione. I primi errori in fase di palleggio della Spagna concedono respiro alla nostra Nazionale. Dopo il giallo a Busquets - fallo tattico su Pellé - arrivano le sanzioni per Vitolo e Diego Costa, cenni di nervosismo nei confronti di Bonucci. Qualche strappo di Eder - senza particolare efficacia - caratterizza l'ultimo quarto d'ora. Al tramonto un brivido, Diego Costa si invola tutto solo verso Buffon, per l'assistente la posizione è irregolare, le immagini parlano a favore dell'attaccante del Chelsea. Al riposo, è perfetta parità, splende la Spagna, l'Italia è in trincea. 

Diego Costa manca l'appuntamento con la sfera - Foto: Nazionale Italiana/Twitter
Diego Costa manca l'appuntamento con la sfera - Foto: Nazionale Italiana/Twitter

Secondo tempo 

In avvio di ripresa, l'Italia prova quantomeno a mettere maggior ferocia in fase di non possesso. Gli azzurri alzano il baricentro e grazie a un Bonucci più propenso alla verticalizzazione producono alcune iniziative di buon tenore. Sulla sinistra viaggiano Bonaventura e De Sciglio, ma la Spagna fa buona guardia. Campanello d'allarme al 54', quando in cattedra sale Iniesta. Apertura per Koke, cross basso, Romagnoli è provvidenziale. Il gol è nell'aria e arriva poco dopo. Vitola vola in profondità, De Sciglio corre spalla a spalla con il laterale spagnolo e osserva l'uscita di Buffon. Il n.1 azzurro manca però l'impatto con la sfera, un gioco da ragazzi per Vitolo appoggiare in rete. 

Lo svantaggio scuote l'Italia, De Sciglio mette un pallone ben calibrato per Pellè, torre di testa per Parolo, ma il centrocampista della Lazio, a due passi da De Gea, manca l'appuntamento con il pari. Ventura richiama Pellè e punta su un giocatore di estrema rapidità come Immobile. L'avvicendamento produce i primi frutti qualche secondo dopo. Florenzi prende campo e chiama Immobile, bravo ad addomesticare la palla, a fintare la conclusione e ad imbucare per Eder. Conclusione alta, posizione irregolare. La Spagna deve rincorrere un'Italia nuovamente propositiva e l'undici di Lopetegui palesa limiti noti in fase di copertura. De Sciglio - ben pescato da Parolo - sfrutta lo spazio a sinistra, prima guadagna un angolo, poi mette un pallone a mezza altezza che mette i brividi alla difesa iberica. Immobile, sul secondo palo, non trova l'impatto in scivolata. 

Lopetegui vede un Diego Costa nervoso - già ammonito, calcia dopo il fischio di Brych - e lancia nella mischia Morata, quando mancano poco più di venti minuti al termine. Nel secondo tempo, l'uomo in più della Spagna è Vitolo. L'Italia si apre per cercare di rimettere in sesto la partita e la roja può colpire in ripartenza. Vitolo aumenta centralmente i giri del motore, ma ciabatta il destro al cospetto di Buffon, bravo a coprire lo specchio. La vivacità di Immobile mette in scacco i totem spagnoli, il centravanti della Lazio svaria sul fronte offensivo e fornisce ai compagni una direttiva di passaggio. 

Ventura effettua l'ultimo lancio di dadi al 76'. Fuori un centrocampista, Parolo, dentro un ariete d'attacco, Belotti. 3-4-1-2, con Eder ad unire le due linee e Bonaventura al fianco di De Rossi. 

L'episodio che riaccende la partita al minuto 81. Belotti sfonda a destra, Ramos è in ritardo e aggancia Eder. Brych non interviene, ma l'assistente segnala l'irregolarità. Calcio di rigore. Sul dischetto va De Rossi, esecuzione perfetta, palla da una parte, De Gea dall'altra. 1-1. La rete illumina lo Stadium, il pubblico sostiene la squadra e Lopetegui corre ai ripari. Esce Vitolo, entra Thiago Alcantara. L'elettricità di Immobile contagia i compagni. Procura con una sgroppata il giallo di Piquè, poi mette un tiro-cross insidiosissimo. La Spagna - colpita - zoppica, al cospetto di un'Italia straripante. Belotti trova anche la segnatura, ma dopo il tocco di Immobile, oltre la linea di difesa. 

L'ultimo sussulto spagnolo - ingenuo Florenzi a concedere la punizione con un intervento scomposto - viene smorzato da Belotti. Brych chiude le ostilità, Italia e Spagna si spartiscono la posta. 

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Johnathan Scaffardi
Lo sport come ragione di vita, il giornalismo sportivo come sogno, leggere libri e scrivere i piaceri che mi concedo