Qualificazioni Russia 2018 - Il Belgio gioca a tennis: 0-6 a Gibilterra, Benteke in evidenza

I belga distruggono i poveri avversari, segnando ben sei gol e regalandosi una serata senza patemi d'animo. Buonissima prestazione di Benteke, mai sotto la sufficienza Mertens ed Hazard. Praticamente senza voto il pacchetto offensivo.

Qualificazioni Russia 2018 - Il Belgio gioca a tennis: 0-6 a Gibilterra, Benteke in evidenza
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Di Antonio Abate

Serata di gala per il Belgio, che segna sei gol contro il malcapitato Gibilterra mandando chiari segnali alle più forti squadre europee. Avanti di tre gol alla fine del primo tempo, i ragazzi di Martinez dilagano nella ripresa, andando a segno con Mertens, Benteke ed Hazard. Particolarmente in evidenza l'attaccante del Crystal Palace, autore del primo e del terzo gol di gara, con in mezzo la sassata di Witsel.

Padroni di casa che scendono in campo adottando uno schematico 4-4-2: davanti Ibrahim, difesa a quattro composta da Wiseman, Caschiaro, Roy Chipolina e Joseph Chipolina. In mediana Bosio al fianco del "dieci" Walker, mentre a sostegno del tandem composto da Lee e Kyle Casciaro, lanciati sulle fasce Garcia ed Olivero. Un più offensivo ed inconsueto 3-4-3, invece, per gli ospiti, che piazzano Anderweireld, Ciman e Vertonghen davanti Courtois. A centrocampo scelti da Martinez sia Witsel che Defour, con Meunier e Carrasco sulle fasce. Tridente d'attacco completato, infine, da Mertens ed Hazard a sostegno di Benteke.

Gara subito in discesa per il Belgio, che dopo una manciata di secondi riesce a colpire in maniera vincente. Autore della prima velocissima rete di gara, Benteke, bravissimo ad involarsi verso la porta sfruttando un errore di Walker in fase d'appoggio verso la difesa. La marcatura subita taglia logicamente le gambe ai ragazzi di Wood, sicuramente inferiori ma ancora più svantaggiati a causa della defezione del loro numero dieci. La prima fase di gara vede quindi un Belgio iper-offensivo e sempre nella metà campo avversaria, come dimostrano le numerose occasioni fallite da alcuni interpreti. All'8' Benteke manca in tuffo l'impatto con il pallone, quattro minuti dopo è invece davvero sfortunato Meunier, il cui tiro dalla distanza si stampa sonoramente sul palo della porta protetta da Ibrahim. Non c'è storia, dunque, tra le due formazioni, con i poveri undici del Gibilterra costretti ad una gara esclusivamente difensiva e mentalmente stancante.

I continui attacchi ospiti fiaccano e non poco i padroni di casa, che al 20' capitolano per la seconda volta a causa di una bella conclusione da fuori di Witsel, sempre sibilante dai quindici metri ed ancora una volta autore di un tiro insidioso e micidiale. Belgio dunque abile a chiudere subito i conti, anche se al 31' c'è da registrare un gagliardo tentativo di Kyle Casciaro, abile a sganciare un bolide sventato in tuffo da Courtois. L'idea del 9 è però solo una goccia nel mare, con i fiamminghi praticamente pericolosi fino al duplice fischio del direttore di gara Raczkowski. L'atteggiamento attento e lucido, porta infatti i belga a siglare nuovamente una rete, partita dai piedi di Hazard e concretizzata da Benteke, che al 44' insacca di testa la sponda di uno scatenato Meunier. Tre a zero e primo tempo (se non la gara stessa) in cassaforte.

Il secondo tempo inizia così come il primo, con il Belgio proiettato in avanti e subito vincentemente a segno. Autore del quarto gol di gara, infatti, Mertens, che al 50' riesce finalmente a segnare il proprio nome sul tabellino dei marcatori dopo una prima frazione passata a sacrificarsi per i compagni. A tu per tu con Ibrahim, dunque, non sbaglia il folletto del Napoli. Gara finita? Nemmeno per sogno, con buona pace di un Gibilterra rassegnato nel constatare lo strapotere dei ragazzi di Martinez, praticamente perfetti nel palleggio e nelle idee offensive. E proprio da uno di questi schemi, dunque, che giunge il quinto gol di gara, un tacco sopraffino di Benteke al minuto cinquantasei. Grande merito, comunque, va ad Hazard, bravissimo nel proporre un cross teso dall'out di destra.

Sei minuti dopo è sempre il giocatore del Chelsea pericoloso, il suo tiro termina però di poco fuori. E' davvero un Belgio arrembante, che potrebbe addirittura siglare la sesta rete se Wiseman, al 60', non salvasse sulla linea il tiro a botta sicura di Defour. Il quinto gol placa momentaneamente gli ospiti, che per venti minuti non creano eccessivi problemi ai deboli avversari. All'80' però, come se si fossero stancati di non far nulla, i belga marcano la sesta rete, grazie ad un Hazard bravissimo a sfruttare il calcio di punizione battuto da Anderweireld, superando dunque senza troppe difficoltà il portiere Ibrahim. All'87' ancora il Belgio pericoloso, con un tiro di Mirallas che colpisce clamorosamente il palo. La gara non regala altre emozioni, concludendosi dopo un solo minuto di recupero.

Novanta minuti senza storia, tra una squadra fortissima ed un'altra avvero mediocre. Il Gibilterra, infatti, ha praticamente subito la controffensiva belga dall'inizio dalla fine, uscendo fuori solo in pochissime occasioni, Promossa dunque la formazione allenata da Martinez, finalmente armonica e capace di armonizzare in un unicum i tanti validissimi talenti. Migliore in campo per i padroni di casa, il numero 9 Casciaro. Per gli ospiti in evidenza Benteke. 

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About the author
Antonio Abate
Studio Filologia Moderna a Salerno. Sogno di diventare un giornalista e/o un telecronista sportivo. Direttore Generale di Vavel Italia nonché socio fondatore di TAGS Soc. Coop. Vorace lettore.