Dopo il doppio impegno di qualificazione con Spagna e Macedonia - pari di rimonta con la roja e affermazione faticosa a Skopje - torna a parlare Giampiero Ventura, ai microfoni di Radio Anch'io Sport, su Radio Uno. Tiene banco il caso Pellè. Mancata stretta di mano al CT al momento del cambio - nel corso dell'incontro con la rappresentativa di Lopetegui - e conseguente esclusione nel secondo impegno azzurro. Ventura smorza i toni, ma sottolinea principi guida fondamentali specie se si parla di Nazionale.   

"Pellé un minimo di riflessione la deve fare, è un buon giocatore e un ragazzo per bene. Poi niente è precluso a nessuno, neanche a Pellé".

"Spero che non sia stato frainteso il discorso e il gesto di Pellé, se ne è visti di peggio nel calcio. In Nazionale però è diverso. L'Europeo ha esportato l'immagine di un gruppo corretto e positivo, quel gesto ha intaccato quello che la Nazionale rappresenta. Altrimenti chiunque si sentirebbe autorizzato a fare lo stesso".

Foto: LaPresse
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Il pensiero corre poi a Balotelli. Mentre l'Italia muta il suo assetto offensivo, con Belotti ed Immobile a rilevare Eder e Pellè, Balotelli risorge in Francia e conduce il Nizza nei nobili quartieri della Ligue 1. Si riapre quindi il dibattito sull'opportunità di aggregare il talento rissoso di SuperMario al gruppo azzurro. Ventura conferma le qualità del ragazzo, ma è il concetto di squadra ad avere l'ultima parola. Porte aperte quindi, dipende da Balotelli. 

"È un giocatore dalle grandissime potenzialità e qualità che è frenato da un modo di essere che non lo mette in condizione di esprimersi al meglio. Niente è precluso per nessuno, le porte sono aperte per tutti, ma in questi anni c'è stato un abbassamento del livello e il gap lo vai a colmare con un comportamento e un atteggiamento tattico da squadra, la squadra ha la priorità sul singolo".

"Deve mettere le sue qualità a disposizione della squadra e non la squadra che si mette a disposizione di Balotelli, è questo il grande passo che deve fare"

Infine, l'annuncio di un imminente passaggio di testimone. La carriera di Buffon è ormai al tramonto, ma Donnarumma è pronto a caricarsi sulle spalle una grosso responsabilità. Almeno tra i pali, l'Italia può sorridere. 

"Donnarumma è giocatore con un futuro straordinario davanti a sé. Buffon ha fatto la storia della Juve e della Nazionale, con il ruolo da uomo che riveste anche nel gruppo. Forse però sta nascendo un altro Buffon"