L'avvio di stagione ha rivelato più insidie del previsto per il Bayern Monaco di Carlo Ancelotti. Leggere difficoltà sia in Bundesliga, dove i bavaresi sono costretti a rincorrere la matricola terribile Lipsia, sia in Champions League, dove hanno chiuso il proprio girone alle spalle dell'Atletico Madrid del Cholo Simeone.

Ad analizzare il momento non di certo entusiasmante del Bayern è Karl-Heinz Rumenigge, il quale è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport: "Tutto sommato finora sono contento, siamo in corsa su tre fronti. Adesso aspettiamo lo scontro diretto con il Lipsia per provare a passare la pausa invernale da capolista. La cosa che non mi sta bene e che mi ha fatto innervosire un pò sono i troppi pareggi in Bundesliga, pareggi che con un pò di voglia e cattiveria in più potevamo tranquillamente convertire in vittorie".

Si è espresso sul percorso del suo Bayern Monaco in Champions League e sul prossimo sorteggio che si terrà Lunedì: "Abbiamo sbagliato soltanto una partita, quella di Rostov, con la vittoria avremmo potuto vincere il girone, non è andata bene, ma niente di grave. Non c’è troppa differenza fra prime e seconde, solo qualche piccolo vantaggio. Il quadro non è simile a quello dell’anno scorso o di due anni fa, quando lo squilibrio era molto più evidente".

L'urna di Nyon potrebbe regalare al Bayern una italiana: "Pescare un'italiana? Non è da escludere, il Napoli è una buona squadra, non va proprio sottovalutata, e con la Juventus abbiamo avuto già molte esperienze nel passato, sia positive che negative. Nell’edizione scorsa abbiamo segnato il 2-2 al 91’ altrimenti eravamo fuori, sappiamo che la Juve è forte. È normale cercare il riscatto, anche per noi certe volte è così. Però se punti solo alla rivincita magari sei troppo gasato e finisci per perdere".

In chiusura, accenno al rapporto con Carlo Ancelotti: "Con Ancelotti c'è molto di più che un normale rapporto tra dirigente e allenatore. È una vera amicizia. Ci vediamo spesso anche fuori dal campo, a cena, anche l’altra sera con amici. Io cerco di dare una mano, se possibile, per aiutarlo ad ambientarsi. Il calcio tedesco è diverso da quello italiano, inglese, spagnolo, francese in cui lui ha lavorato nel passato. E il nostro rapporto è idilliaco. Io sono contento di Carlo, sono totalmente paziente e assolutamente non nervoso. Sono convinto che a maggio, quando si decide la stagione, saremo in alto".