L'Italia al centro del calcio giovanile, tra meno di tre anni. Di oggi è infatti la decisione del comitato esecutivo UEFA di assegnare proprio al bel paese l'organizzazione dell'Europeo Under-21 nel giugno del 2019. Il torneo ospiterà, come da tradizione, dodici nazionali, le quali si divideranno in cinque stadi: il Friuli di Udine, il Manuzzi di Cesena, il Dall'Ara di Bologna, il Mapei Stadium di Reggio Emilia e allo stadio di Serravalle (con sede nello stato di San Marino).

La soddisfazione ai vertici del calcio azzurro è stata accolta con orgoglio e soddisfazione: dopo cinque vittorie nella competizione - e in attesa, chissà, di raggiungere il sesto nel prossimo 2017 - per la prima volta gli azzurri saranno i padroni di casa. "Portiamo nel nostro Paese un altro grande evento che genererà diverse opportunità, in particolare nelle zone interessate dalle gare", ha affermato il presidente della FIGC Carlo Tavecchio, nelle parole riportate dal sito ufficiale della federazione. "La candidatura è frutto di un grande e qualificato lavoro di squadra, sia a livello politico dei vertici della FIGC sia sotto il profilo organizzativo da parte di uno staff giovane composto da tutte risorse interne alla Federazione, cui va il mio ringraziamento", ha inoltre aggiunto.

"L'assegnazione della fase finale dell'Europeo Under 21 nel 2019 è un'ottima notizia per il nostro Paese ed è importantissimo soprattutto per l'Italia in chiave olimpica", ha inoltre aggiunto il presidente del CONI Giovanni Malagò, il quale non ha mancato di ribadire il concetto che le prime quattro classificate, ovvero le semifinaliste, staccheranno il pass per volare in Giappone l'estate successiva, per l'Olimpiade i Tokyo. Non risparmia comunque una stoccata riguardo chi ha bocciato la candidatura di Roma 2024, oltre ad aver espresso gratitudine nei confronti dei comuni che hanno messo le proprie infrastrutture a disposizione: "Devo dire che c'è ancora un'Italia che crede nello sport e nei grandi eventi sportivi. E questo, da presidente del Coni, è il motivo di maggiore orgoglio".

[Fonte dichiarazioni: Corriere dello Sport e FIGC.it]