Dimostrare di essere forti contro i più forti. "Volevamo questo tipo di avversarie", parole e musica del Ct. Di Biagio introduce senza paura la gara con la Spagna, in programma questa sera allo stadio Olimpico di Roma. Gli azzurrini, reduci dalla vittoria di misura a Cracovia, attendono le furie rosse, nobile incrocio con vista sull'Europeo polacco. L'Italia è tra le favorite, la Spagna è la favorita. Lo dicono nomi e numeri, lo dice la potenza di fuoco a disposizione di Celades. Il tecnico attinge dal serbatoio pregiato dalla Liga. Barcellona, Real, Atletico, una generazione dorata pronta a conquistare il trono continentale. Al banchetto c'è anche l'Italia, forgiata da Di Biagio con altri principi, straordinariamente solida.

Mancano diversi big nel gruppo azzurro, in sostanza l'intero comparto difensivo, eppure la nostra nazionale non mostra alcuna crepa, segno di un lavoro d'insieme in cui il tutto sovrasta il singolo, in cui l'unità è parte di un mosaico. L'amichevole al via tra qualche ora può dir molto sul livello del pacchetto a disposizione. Capacità di soffrire e, all'occasione, ribaltare il campo. La Spagna esporta un modello in auge da tempo, ma non privo di "buchi neri". Possesso palla, estenuante, infinito, poi improvvise accelerazioni. La retroguardia azzurra - importante il lavoro in mezzo al campo - deve coprire con attenzione gli spazi e sfruttare eventuali concessioni.

Le formazioni

Di Biagio riparte dall'undici anti-Polonia, con Ferrari e Biraschi a proteggere Gollini. Calabria e Barreca sono i laterali di difesa, con Cataldi in regia. Il lavoro oscuro di Benassi, moto perpetuo, può risultare decisivo, Pellegrini deve dosare, invece, inserimenti e ripiegamenti. L'oro italiano è sulla trequarti, lì dove si muovono Berardi e Chiesa. Uomo mercato, il 10 può accendersi in una notte di gala. Chiesa è, sul lato opposto, il nuovo che avanza. Si batte e si sbatte, talento assoluto. Cerri l'ariete centrale, fisico e prestanza per far salire un'Italia da battaglia.

4-2-3-1 per gli ospiti. Da brividi il pacchetto offensivo. I.Williams è il terminale ultimo, alle sue spalle un'ondata di stelle. Asensio, Saul, Denis Suarez, gente che da del "tu" ai principali palcoscenici del vecchio continente. Ceballos e M.Llorente formano la cerniera mediana, i terzini sono Bellerin - di proprietà dell'Arsenal, altro gioiello di casa Spagna - e Jonny, in porta Pau Lopez. Yeray e Meré a disinnescare centralmente l'Italia.

La Spagna alla volta di Roma

Di Biagio “La Spagna è una squadra diversa dalla Polonia. Abbiamo rivisto la gara di giovedì scorso e, anche a mente fredda, abbiamo avuto sensazioni positive, ci siamo resi conto di aver dato il ritmo giusto su un campo complicato contro un avversario tosto. Adesso arriva la seconda amichevole di alto livello; gli spagnoli sono più bravi tecnicamente, noi dovremo esserlo altrettanto a rispondere colpo su colpo imponendo il nostro gioco senza paura. Il mio è un grande gruppo, l’obiettivo principale è quello di allenarsi bene e perché no anche divertendoci per giocare più sereni” (Fonte Vivo Azzurro).

Dirige Rocchi, fischio d'inizio alle 20.45.

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Johnathan Scaffardi
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