Clamoroso epilogo nell'amichevole di Madeira, casa di Cristiano Ronaldo, tra Portogallo e Svezia. Avanti 2-0 grazie ad una rete di CR7 (sostituito all'ora di gioco) ed all'autogol di Granqvist, i lusitani imbastiscono la festa, rovinata nel secondo tempo dagli scandinavi: la doppietta di Viktor Claesson, a cavallo tra il primo ed il secondo quarto d'ora, ristabilisce la parità, poi, all'ultimo secondo, arriva l'autogol di Joao Cancelo, sfortunatissimo sul traversone di Hult. Finale beffardo per una partita che non vale nulla ma che sicuramente non farà passare una bella nottata ai padroni di casa. Andiamo a riviverla insieme.

Amichevole di lusso in quel di Funchal, sull'isola di Madeira, terra natale di Cristiano Ronaldo. Il Portogallo, infatti, ospita la Svezia, impegnata a gestire la prima stagione dopo l'addio di Zlatan Ibrahimovic alla maglia della nazionale. 4-3-3 per Santos, che sceglie Ronaldo come punta, Bernardo Silva e Martins a completare il tridente, mentre a centrocampo c'è Renato Sanches a fare gioco. Dall'altra parte, 4-4-2 guidato dalla coppia Nyman-Thielin, mentre sulle fasce corrono Claesson e Larsson.

Il Portogallo impone da subito il suo ritmo alla partita, ingabbiando gli avversari in una rete di passaggi e sfruttando la qualità dei centrocampisti. Il primo spunto, sulla trequarti, è di Sanches ma il suo destro non trova la porta. La risposta, sempre dal limite, arriva prima da Claesson e poi da Nyman, ma entrambi trovano solo le mani di Marafona.
Al diciassettesimo è il momento della prima svolta: la palla arriva dentro dalla destra, dal piede di Gelson Martins, c'è una dormita generale della difesa scandinava, e Cristiano Ronaldo sbuca nel cuore dell'area come se fosse in allenamento per infilare il piattone alle spalle di Johnsson. Gioia estrema per CR7, a segno davanti alla sua famiglia ed a tutti i suoi amici.

La Svezia comunque non si arrende e risponde subito arrivando in area due volte. La prima dalla sinistra: il traversone lungo è per Claesson che cerca il gol dell'anno, ma la sua sforbiciata finisce sbilenca. Due minuti dopo, il grande scatto di Krafth prende di sorpresa la difesa, e gli permette di lasciar andare il filtrante tagliente verso Nyman, che tutto solo davanti al portiere mette alto col sinistro. La partita rimane spettacolare, e dopo pochissimo è di nuovo il turno del Portogallo: Ronaldo viene pescato sulla mancina, ma il tentativo di pallonetto in acrobazia si spegne di poco sopra la traversa.

Dopo i fuochi artificiali si ritorna al possesso continuativo dei padroni di casa, grazie alle idee ed alla tecnica di Gelson Martins e di Bernardo Silva, oltre che agli strappi firmati da Renato Sanches a metà campo. Proprio da un'iniziativa di Martins, infatti, arriva il raddoppio: tocco dentro per Ronaldo che trova il fondo e chiude il triangolo a rimorchio. L'esterno dello Sporting Lisbona, cadendo, riesce a trovare l'imbucata centrale, ma ad arrivare prima di tutti è il malcapitato Granqvist: l'ex-Genoa tocca maldestramente anticipando sì Bernardo Silva, ma anche il suo portiere, ed è autogol. Assicurato il vantaggio, i portoghesi si divertono per davvero: giocate di classe e tocchi di prima disegnano le reti di passaggi contro una Svezia che spesso finisce col pressare a vuoto. Quando trovano la palla, però, gli uomini in maglia gialla sanno come ripartire, arrivando spesso sul fondo senza mai tuttavia riuscire a risultare pericolosi. Al quarantacinquesimo, quindi, si va negli spogliatoi con il Portogallo in vantaggio (ed in controllo) sul 2-0.

I lusitani rientrano in campo con tre sostituzioni all'attivo: ci sono Eder, Semedo e William Carvalho per Bernardo Silva, Eliseu e Pereira. Per dieci minuti la partita ristagna nel possesso palla, ma poco prima dell'ora di gioco la Svezia riesce a riaprire la partita: Thelin colpisce col destro a giro, trovando le manone del portiere. Sulla ribattuta, Nyam è scaltro e non prova il tap-in: piuttosto, attende e riesce a servire perfettamente l'inserimento di Claesson, che arrivando in corsa fulmina il primo palo col destro. Alla ripresa del gioco, arriva anche la standing ovation per Cristiano Ronaldo: 57 minuti in amichevole sono abbastanza, entra Quaresma. Per il resto, la seconda frazione purtroppo non regala le stesse emozioni della prima: tanto possesso e qualche lancio lungo, ma le occasioni si sviluppano solo sulle fasce, svanendo quando ci si avvicina alla porta. Larsson e Thelin provano dal limite, ma è ancora Marafona, sicuro, a dire di no. La Svezia continua a spingere e comunque è una presenza costante nella metà campo avversaria, e a 15 dalla fine arriva il raddoppio, ancora firmato da Claesson: è lui il più rapido, sul primo palo, a toccare con la punta il calcio d'angolo del subentrato Durmaz per sorprendere tutti e fare 2-2. L'Estadio dos Barreiros si ammutolisce, ma a resuscitarlo è proprio Quaresma: due dribbling sulla sinistra e altrettanti traversoni tagliati, senza esito, bastano per far tornare in partita il pubblico lusitano.

Portogallo che si tuffa tutto in avanti, il finale è tragicomico: ancora Claesson a lanciare la ripartenza della Svezia col colpo di tacco, lo scatto di Hult trova il fondo ed il traversone al centro. Thelin va a vuoto, Marafona pure, ma a colpirla è Joao Cancelo: a dieci secondi dalla fine arriva il secondo autogol della partita. È 2-3 per la Svezia, che a sorpresa festeggia la vittoria esterna.