Slovenia – Malta 2-0

45+2’ Ilicic (S), 84' Novakovic (S).

Slovenia (4-2-3-1) – Oblak; Skubic (89' Palcic), Mlinar, Mevlja, Jokic; Kurtic, Krhin; Bezjak (59' Omladic), Ilicic, Verbic; Beric (64' Novakovic). All. Katanec

Malta (5-3-2) – Hogg; A. Muscat, Z. Muscat, Agius, Borg (89' Magri), Failla; Pisani, Kristensen (46' Gambin), Fenech; Effiong, Schembri (62' Mifsud). All. Ghedin

Dopo la sconfitta in Scozia dell'ultima giornata, la Slovenia torna alla vittoria: batte Malta 2-0 e sale a quota 11 nel gruppo F di qualificazione a Russia 2018, a -2 dall'Inghilterra. Si fanno sentire le assenze di Birsa, Kampl e Cesar per Katanec, la vittoria arriva con un po' di fatica, ma il gap tecnico con la squadra di Ghedin (seguita da un solo tifoso) è lampante.

Meglio la Slovenia in avvio, ma Malta non si tira indietro e ci prova in ripartenza. Quando i padroni di casa hanno però campo, pungono alzando i ritmi, soprattutto cavalcando le falcate di Vrbic: l’ala del Copenhagen si divora però il vantaggio poco dopo la mezz’ora, quando calcia alto a tu per tu con Hogg. Ci pensa Ilicic nel recupero del primo tempo a sbloccare, spettacolare il suo sinistro a giro da posizione defilata. L'asso della Fiorentina richiede anche un rigore abbastanza netto non assegnato. Sono tutte slovene le migliori occasioni, soprattutto Vrbic e Krhin sfiorano il gol, Hogg continua a rispondere; clamoroso un'invervento su Novakovic a dieci dal termine.

L'attaccante si riscatta all'84', quando è al posto giusto al momento giusto per chiudere la partita e far tirare un sospiro di sollievo ai suoi. Finisce 2-0, finisce in festa per il ritiro dello storico capitano, all'ultima in carriera, con gol.

Azerbaigian – Irlanda del Nord 0-1

90+2' Dallas (I).

Azerbaigian (4-3-3) – Agayev; Medvedev, B. Huseynov, Sadygov, Pashaev; J. Huseynov, Garayev, Richard Almeida; Ismayilov (84' Amirqulayev), Sheydaev (90+1' Abdullayev), Nazarov (77' Alaskarov). All. Prosinecki

Irlanda del Nord (5-3-2) – McGovern; McLaughlin, Hughes, McAuley (25’ McGinn) (86' Hodson), J. Evans, Dallas; Brunt, Norwood, Davis; Boyce (77' K. Lafferty), Magennis. All. O’Neill

Lo spareggio per il secondo posto nel gruppo C se lo aggiudica l'Irlanda del Nord, che sbanca il campo dell'Azerbaigian nel recupero: 0-1 e secondo posto consolidato a quota 13, mentre restano a 7 gli uomini di Prosinecki. Senza Cathcart, Ward, Corry Evans e Washington, la squadra di O'Neill fa fatica e subisce le iniziative dei padroni di casa, decisamente più propositivi in una partita comunque povera di occasioni, diverse sciupate da Sheydaev. Nel finale, quando la partita sembra andare agli archivi, arriva il colpo del k.o. di Stuart Dallas, che taglia dalla sinistra e col destro gela Baku, portando tre punti pesantissimi nelle tasche dell'Irlanda del Nord.

Kazakistan – Danimarca 1-3

27’ Jorgensen (D), 50’ rig. Eriksen (D), 76' Kuat (K), 80' Dolberg (D).

Kazakistan (4-3-3) – Loria; Suyumbaev, Akhmetov, Logvinenko, Shomko (68' Vorogovskiy); Zhukov, Kuat; Muzhikov, Islamkhan, Nurgaliyev (56' Beysebekov); Nuserbayev (77' Tunggyshbayev). All. Borodyuk

Danimarca (4-2-3-1) – Ronnow; Larsen (82' Dalsgaard), Kjaer, Vestergaard, Durmisi; Kvist (46’ Schone), Delaney; Poulsen (68' Dolberg), Eriksen, Braithwaite; N. Jorgensen. All. Hareide

Note: espulso Islamkhan (K) al 43’.

La Danimarca si porta al secondo posto a quota 10, mettendo pressione alla Polonia nel gruppo E di qualificazione. In Kazakistan arriva una vittoria per 0-2, nonostante l’assenza di Schmeichel e il leggero turnover attuato da Hareide. Pesanti per i padroni di casa le assenze di Pokatilov e Khizhnichenko.

La partita si apre con un errore grossolano di Jorgensen, che tutto solo sul secondo palo calcia clamorosamente largo; si fa comunque perdonare al 27’, quando all’altezza del dischetto del rigore apre l’interno per colpire al volo un cross spiovente e fare con precisione 0-1. Il Kazakhistan ci prova a credere soprattutto concludendo da fuori, in maniera imprecisa. Dopo un colpo di testa di Akhmedov piuttosto pericoloso, l’espulsione di Islamkhan per una gomitata spiana la strada alla Danimarca, che raddoppia dal dischetto con Eriksen, preciso ad incrociare. Sullo 0-2, la partita diventa un allenamento per gli ospiti, i quali però si impigriscono anche un po' troppo e si mangiano un paio di occasioni con Braithwaite.

Dorme la squadra di Hareide, Kuat ne approfitta e accorcia in un moto d'orgoglio, bucando Ronnow approfittando di un'incertezza della difesa. Ripristina subito le distanze Dolberg, subentrato e immediatamente decisivo nell'arrivare su un cross basso da destra. Finisce 1-3.