La Polonia fa un altro deciso passo verso il mondiale di Russia 2018, espugnando in totale scioltezza il campo dell'Armenia. Apre subito Grosicki, poi è la festa del gol: Lewandowski ne segna tre, contribuiscono anche Blaszczykowski e Wolski, mentre Hambardzumyan realizza la rete della bandiera per i padroni di casa. Finisce col trionfo ospite: 1-5. Mantiene la vetta la squadra di Nawalka, che nella nona giornata sale dunque a 22: decisivo il match tra Danimarca e Montenegro per le sorti del gruppo C, appaiate a 16. 

Fonte immagine: Twitter @pzpn_pl
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Le scelte - Padroni di casa che recupero Voskanyan in difesa, dove devono fare a meno di Andonian ed Haroyan. Panchina per Grigoryan, out Yedigaryan e Airapetyan: sceglie un 4-1-4-1 Petrosyan, con Barseghyan riferimento e il duo Mkhitaryan-Koryan alle sue spalle. Risponde Nawalka con un 4-2-3-1 ovviamente privo di Milik - maglie dedicate a lui nel riscaldamento - e con Lewandowski unica punta. Linetty trova spazio in mezzo, l'altro sampdoriano Bereszynski agisce da terzino sinistro per rimpiazzare Rybus. In porta torna titolare Szczesny.

Ci mette poco più di cento secondi a sbloccare la Polonia: dopo un'occasione per Lewandowski nel primo giro di lancette, Piszczek prende il fondo sfruttando una palla persa dai padroni di casa e trova il rimorchio di Grosicki, tiro sporco che si insacca rasoterra. Malissimo l'Armenia, già in confusione; ancora il nove del Bayern prova ad assestare subito il colpo del k.o., ma va alto di testa. Soltanto però una questione di tempo, perché l'asso polacco va in rete al diciottesimo, con una punizione chirurgica dal limite che si insacca all'incrocio dei pali, non lasciando scampo a Meliksetyan. L'Armenia si mette da sola nei guai, retropassaggio da due metri di Voskanyan per il proprio portiere, che di riflessi la ferma di mani: punizione a due dal limite dell'area piccola, di nuovo il solito Lewandowski trova un varco nella selva di maglie per fare 0-3 dopo 25 minuti.

Fonte immagine: Twitter @FIFAWorldCup
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Lo show polacco non accenna a fermarsi, Blaszczykowski impegna Meliksetyan, mentre Krychowiak si divora il più facile dei colpi di testa mandando a lato da ottima posizione. Incornata vincente invece quella di Hambardzumyan, su corner: brucia Glik e gira all'incrocio dando una speranza ai suoi a sei minuti dall'intervallo. Non si scompone la Polonia, la quale continua a macinare gioco e farsi vedere in avanti, anche in avvio di ripresa - dopo una leggera pausa - trovando l'1-4. Stavolta è Blaszczykowski ad esplorare la corsia centrale e col sinistro dai venti metri bucare il portiere armeno, che rimedia una pessima figura non tenendo un pallone semplice. Superata la boa dell'ora di gioco, la cinquina prende forma con il gol del solito noto: Grosicki sfonda a sinistra e crossa basso, sul secondo palo la difesa si dimentica Lewandowski, idea non geniale visto che la punta del Bayern realizza facilmente la sua tripletta.

L'Armenia sfiora il secondo gol della bandiera con un nuovo innesto, Edgar Malakyan, lanciato sul filo del fuorigioco ma bloccato in uscita bassa da un reattivo Szczesny, mentre la Polonia rischia ripetutamente di chiudere il primo set: Maczynski e Zielinski da fuori impegnano il portiere. Il tap-in di Wolski, al 90', timbra poi il definitivo 1-6 sul quale si chiude il match. La Polonia fa il suo dovere e tiene il primato, la palla passa a Montenegro e Danimarca, inseguitrici.