Quarantanovesimo e cinquantesimo gol con la maglia della propria Nazionale, per trascinarla di peso sempre più vicina a Russia 2018. Lo spareggio tra le terze classificate dei gironi asiatici di qualificazione mondiale se lo prende l'Australia, grazie alla doppietta del proprio uomo simbolo e capitano Tim Cahill. Si arrende solo ai supplementari la Siria, che vede il proprio sogno svanire contro una Nazionale ampiamente superiore. 1-1 all'andata, 2-1, dopo i supplementari, al ritorno per gli Aussies: il prossimo e ultimo step li vedrà alle prese nell'interzona contro la quarta classificata del girone Nordamericano, che si chiuderà nell'odierna nottata (sarà una tra Panama e Honduras, più difficile siano gli Stati Uniti). Ultimi centottanta minuti per andare al mondiale.

Fonte immagine: Twitter @FIFAWorldCup
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Le sceltePostecoglou opta per quattro cambi nel proprio undici, soprattutto in avanti: Cahill e Rogic prendono il posto di Juric e Mooy, out anche Risdon e Behich, dentro Leckie – che arretra sulla linea mediana – e Brad Smith. Integra la difesa. Emergenza per Hakeem, alle prese con tre defezioni pesanti: squalificati Al Masri, Al Mbayed e Kharbin, sostituiti rispettivamente da Al Baour, Mido e Mardikian. Rimane fuori anche Kalfa, ma per scelta tecnica, dentro Al Jafal al suo posto. Di nuovo in panchina il 10 e capitano Al Khatib, arma letale a gara in corso.

Inizia meglio l’Australia, con uno splendido break di Rogic che innesca Troisi, conclusione ribattuta dalla difesa. All’improvviso arriva però il gol della Siria: palla persa in maniera sciagurata da Milligan a centrocampo, Mohamad recupera e mette in porta Al Soma, il cui sinistro di giustezza trafigge Ryan e vale lo 0-1.

Spiazzato l’Anz Stadium di Sydney, che vede anche uscire per infortunio Brad Smith, rimpiazzato da Mooy. Come accade da anni, però, c’è Tim Cahill a rappresentare l’ancora di salvezza per i Socceroos: pennellata di Leckie dalla corsia di destra ed incornata chirurgica per riequilibrare in toto il punteggio.

La rete del veterano e capitano cambia il match, rimettendolo sui binari iniziali: uomini di Postecoglou in controllo totali. Troisi è ispirato, ci prova da fuori trovando parata sul primo palo di Almeh; alla mezz’ora sempre l’ex Juve e Atalanta duetta con Mooy e serve Cahill a cinque metri dalla porta, salva la difesa in qualche modo. Torna a rendersi pericoloso anche Leckie, con la sua classica azione: sfonda a destra, rientra sul sinistro, poi cerca il primo palo trovando l’estremo siriano, di riflessi. L’ultimo tentativo della prima frazione è di Rogic col mancino, palla fuori di pochissimo.

Nella ripresa il copione della gara non cambia particolarmente, è sempre l’Australia a condurre il gioco e portare pericoli dalle parti di Almeh, che deve mettere le mani su un paio di conclusioni poco pericolose di Mooy – su punizione – e Rogic. I due sono sicuramente i più ispirati, mentre va a sprazzi Leckie: all’ora di gioco, però, l’ala dell’Hertha gira di testa su angolo un pallone che sibila a lato del palo. La Siria tendenzialmente si difende, ma ogni volta che entra nella metà campo avversaria diventa pericolosa: Mardikian calcia tra le braccia di Ryan dal limite, lo emula Al Soma da posizione defilata. Passata la sfuriata, i Socceroos tornano a controllare, mentre Hakeem si gioca anche la carta Al Khatib al 61’.

Fonte immagine: Twitter @theafcdotcom
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L’ingresso del capitano non porta per la verità gli effetti sperati. Ancora Cahill ci prova di testa, stavolta para Almeh, impegnatissimo anche su dal solito Rogic. Ormai è un vero e proprio assedio, Postecoglou si gioca anche la carta Rukavytsya per aumentare la freschezza in avanti ed i suoi attaccano effettivamente bene, ma la porta sembra stregata: Al Medani, a due dal termine, salva sulla linea un’altra conclusione di Rogic, mandando di fatto la gara ai supplementari.

La gara prende subito una brutta piega per la Siria, che rimane in 10 per un'espulsione ingenua di Al Maowas, entrata dura e secondo giallo inevitabile. Postecoglou prova ad approfittarne inserendo un altro attaccante come Juric al posto di Rogic, decisamente sulle gambe, ma i mediorientali reggono anche in dieci uomini e provano anche un accenno di ripartenza appoggiandosi su Al Soma, senza risultati soddisfacenti. Nel primo quarto d'ora di extra-time la miglior occasione è per Rukavytsya, abbandonato in area calcia centrale: Almeh c'è.

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Il portiere siriano è chiamato in causa anche da Juric pochi secondi dopo l'inizio del secondo parziale: buona l'azione della punta, meno la conclusione. Ancora una volta, come nel primo tempo, c'è bisogno della zampata del campione, anche sulla soglia dei trentotto: Mooy pennella in verticale per Kruse, che crossa per l'incornata regale di Tim Cahill. Almeh tocca soltanto, è 2-1 Australia e sono 50 in Nazionale per l'ex Everton.

La Siria, come ha sempre dimostrato, non molla mai e anche in dieci uomini, sotto di un gol, continua a crederci: allo scoccare del 120' Al Soma ha una ghiotta chance su punizione dai 25 metri, calcia forte dalla parte di Ryan che è sorpreso, ma la palla si stampa sul palo. Nei due minuti di recupero l'Australia gestisce e fa intelligentemente scorrere il tempo, portando a casa un 2-1 che vale lo spareggio interziona: un altro passo verso il Mondiale. Si ferma il sogno Siriano.