Vittoria o pareggio della Bielorussia in Francia e contemporanea vittoria della Svezia sul campo dell'Olanda.
Vittoria dell'Olanda per 7-0 in casa contro la Svezia.
Pareggio o sconfitta interna della Grecia contro Gibilterra e contemporanea vittoria in Estonia della Bosnia.

Sono questi i tre unici casi che potrebbero cambiare le urne dei playoff europei per accedere poi alla fase finale del mondiale di Russia 2018. Due fasce da quattro squadre; as it stands, l'Italia è nella prima, insieme a Croazia, Danimarca e una tra Svizzera e Portogallo, ed è sicura di restarci. Nella seconda, invece, al momento ci sono Irlanda, Irlanda del Nord, Svezia e Grecia. Posto che i casi esplicati in apertura sono di difficile realizzazione, si può già iniziare a ragionare su quale delle avversarie sia la migliore per gli azzurri.

L'Irlanda è, senza ombra di dubbio, la prima da evitare. Poche, ma semplici, le ragioni: squadra organizzata tremendamente bene, che punge in contropiede come poche sanno fare ed approfitta degli errori in fase di appoggio in modo costante (chiedere al Galles, che ieri ci ha rimesso la partecipazione). Gli azzurri hanno dimostrato di soffrire questo tipo di squadre e sia con l'Albania che con la Macedonia hanno sbagliato tantissimi passaggi anche elementari; questi errori contro gli uomini di Martin O'Neill non sono perdonabili. Peraltro, recentemente già una volta l'Irlanda ha battuto l'Italia: nel girone ad Euro 2016. Partita inutile per gli allora uomini di Conte, ma pur sempre 0-1 per gli altri.

Fonte immagine: Twitter @FAIreland
Fonte immagine: Twitter @FAIreland

Squadra molto simile è la vicina di casa, l'Irlanda del Nord, la quale non ha però a disposizione tutta la qualità dell'Irlanda negli interpreti. Tratto comune è la fisicità, aspetto in cui l'Italia sta comunque ad alto livello e che tende a subire poco. Il divario tecnico tra gli azzurri e i nordirlandesi sarebbe evidente, ma Michael O'Neill, il loro tecnico, sa organizzarsi difensivamente e concede pochissimi spazi: gli azzurri potrebbero trovarsi bloccati senza spazi da attaccare. Per un'Italia senza un'idea di gioco, potrebbe essere un calvario arrivare fino alla porta.

Spostandoci verso la Scandinavia, si cambiano le caratteristiche. La Svezia è una squadra che ha tutt'altra solidità rispetto a Irlanda e Nord Irlanda, anche perché forse di solidità proprio non ne ha. La difesa non dà infatti l'impressione di essere imbattibile, tutt'altro, è infatti l'attacco il punto più interessante. Questo fa leva su una buona tecnica di base degli interpreti e sulla fantasia di Emil Forsberg, un dieci vero che crea gioco partendo dalla corsia di sinistra di centrocampo. Difficile da affrontare a viso aperto, ma forse con pochi cambi: neutralizzando gli uomini chiave potrebbe andare in difficoltà.

Fonte immagine: Twitter @WhoScored
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L'ultima avversaria è la Grecia, squadra umorale a dir poco, capace sia di bloccare il Belgio sull'1-1 in casa - per poco non riuscendola anche a portare a casa - che di pareggiare in casa con l'Estonia per 0-0. Per ora, però, gli ellenici non hanno deluso negli scontri diretti a livello di prestazione. Indubbio che come individualità non siano superiori all'Italia, che potrebbe approfittare della scarsa vena realizzativa: soltanto nove gol in otto partite contro le avversarie del girone che non siano Gibilterra. Forse l'avversaria migliore del lotto, a conti fatti, anche se l'impressione è sempre la stessa: la vera avversaria dell'Italia è l'Italia stessa. Deve ritrovarsi mentalmente, riacquisire fiducia, ma è, senza se e senza ma, la più forte del lotto.