E' andata come peggio non poteva andare e come nessuno si augurava. Sconfitta per 1-0 in Svezia ed il rischio di non partecipare alla rassegna in Russia che potrebbe trasformarsi in realtà. Proviamo ad analizzare la partita di ieri per capire cosa ha funzionato e cosa può essere migliorato in vista della gara di ritorno di lunedì.

La difesa è il nostro punto di forza. BBC, CBS, RAI o SKY potete usare l'acronimo che preferite ma quello difensivo è il reparto su cui c'è meno da lavorare. Un gol subito ma su deviazione, altrimenti Buffon avrebbe bloccato anche quel pallone e parlavamo di un pareggio a reti inviolate. Brutto, ma pur sempre un pareggio. Forse, l'unica cosa su cui mi sento di fare un appunto è la tenuta mentale. Gomiti alti e provocazioni sono all'ordine del giorno in qualsiasi campionato dilettantistico (e non), figurarsi in uno spareggio Mondiale. Anche perché il rischio che si corre è quello di deconcentrarsi, innervosirsi e prendere gol. No, non ce lo possiamo permettere ed abbiamo l'esperienza sufficiente per non cadere in queste trappole.

Centrocampo insomma. Gli incontristi servono, il gioco servirebbe ancora di più. Verratti non è Pirlo e nessuno vuole che lo sia, ma si deve ricordare che è l'unica fonte possibile di gioco della nostra Nazionale e non può permettersi di innervosirsi per ogni minima cosa. Si sta zitti e si gioca, qualunque cosa accada, sennò si viene ammoniti e si salta la gara di ritorno. Appunto. Senza senso, a quel punto, sostituirlo. Ma della guida tecnica parleremo in seguito. Gli incontristi dicevamo. De Rossi serve come il pane, anche se è evidente che Ventura non sappia tirar fuori il meglio dal giocatore come faceva il suo predecessore, ma come Conte riguardo l'aspetto agonistico non esiste nessuno. Forse Mourinho.

Parolo serve perché ha anche dei buoni tempi di inserimento e poi, tra gli undici, almeno due giocatori della squadra del presidente Lotito ci sono sempre stati. A voi decidere se sia un caso oppure no. Sulle corsie esterne Darmian e Candreva hanno eseguito il loro compito perché, guardando le statistiche risaltano i 24 cross su azione (contro i 5 della Svezia). In più, il giocatore del Manchester United ha preso un palo clamoroso e messo sulla testa di Belotti la palla gol più pericolosa dei nostri. Candreva insomma. E' il giocatore che si vede all'Inter, niente di nuovo: "Di quindici cross che faccio, cinque arriveranno in area, due li prenderemo noi, un'occasione da rete la creiamo". Questo, a parer mio, il Candreva pensiero.

Davanti male. Immobile molto male. Due palle perse con pericolose ripartenze degli avversari e mai pericoloso. Giusto farlo giocare per quello visto nella prima parte del campionato ma qualcuno doveva ricordargli che ieri sera non avrebbe giocato contro il Benevento o il Sassuolo. Belotti viene da un infortunio tosto e si vede, comprensibile. Però l'occasione da gol più nitida è capitata a lui. Un caso? Insigne inserito tardi, in un momento in cui cercavamo solo di sfondare con i cross ed in una posizione a lui non congeniale. Eder, semplicemente, non può giocare queste partite.

Infine Ventura. Per quanto mi riguarda ha altri 95 minuti di fiducia incondizionata, ma li concedevo anche a Lippi contro Slovacchia e Nuova Zelanda e a Trapattoni contro la Corea del Sud che avevano rose qualitativamente migliori. Ma, a proposito di rosa: Florenzi, El Shaarawi, Insigne. Giusto per fare tre nomi. E poi è inutile che in panchina sembri un palloncino che sta per esplodere da un momento all'altro. Che esploda, che si sfoghi. Magari poi rinsavisce.

Un'ultimissima considerazione sui nostri avversari. Consapevoli dei loro mezzi hanno, giustamente, menato e badato al sodo. Puntavano allo 0-0 e a giocarsela a San Siro e dunque hanno ottenuto più di quello che speravano. Adesso però hanno più pressione addosso, come quella che Ibrahimovic ha messo sulle spalle di Verratti dicendo che lo considera il più forte giocatore italiano o simili. Il nostro centrocampista non l'ha retta, magari accadrà anche a loro ed allora anche il fatto di essere più riposati (la Svezia fa soltanto un viaggio in aereo, noi due) potrebbe non bastare.

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About the author
Daniele Baldassarri
da ragazzo ero un coglione. ora le cose sono cambiate: non sono più un ragazzo (ma la passione per lo scrivere si è trasformata in un bisogno)