Nessuno non può aver amato le sue giocate, nessun non può non avere amato quel sorriso contagioso almeno quanto i suoi numeri, coinvolgenti e a tratti ipnotici. Nessuno non può non aver amato, almeno per un secondo, Ronaldinho. Il fuoriclasse brasiliano, a 37 anni, ha detto addio al calcio dopo una carriera stellare, cominciata nel Gremio e conclusa alla Fluminense. Nel mezzo la sua storia in Europa dal Paris Saint Germain all'epopea d'oro con il Barcellona fino al Milan. Ha contagiato tutti con il suo sorriso, l'allegria abbinata a un pallone e quella classe, talmente cristallina, da meritarsi applausi a scena aperta anche dal pubblico rivale.

Adesso è tempo di saluti, anzi, Dinho l'ha già fatto un lungo post pubblicato sulle sue piattaforme social: "Grazie Signore per questa vita che mi hai dato, per la famiglia, gli amici e la mia professione. Dopo quasi tre decenni dedicati al calcio, lascio il mio più grande sogno, un sogno realizzato". Inizia cosi il lungo discorso virtuale del brasiliano che poi prosegue: "Per 20 anni ho fatto ciò che più amo. Ho vissuto intensamente questo sogno di bambino, ogni istante, viaggi, vittorie, sconfitte, inno nazionale, la camminata nel tunnel, lo spogliatoio, l'ingresso in campo, gli scarpini che ho usato, i palloni buoni e cattivi, gli omaggi che ho avuto, gli imbranati con cui ho giocato, quelli che ho ammirato e che ammiro ancora oggi. Tutto è stato incredibile! Mio padre e la mia famiglia mi hanno sostenuto molto per arrivare fin qui, è stato un lavoro di squadra". 

L'ex Barca, poi, si rivolge direttamente a tutti coloro che gli sono stati accanto nel corso della sua stellare carriera: "Siamo arrivati alla fine della prima tappa con una bella storia da raccontare.... Voi mi conoscete, sapete bene che sono timido e non ho l'abitudine di parlare molto, ma devo ringraziarvi di cuore, perché ho fatto quello che amo con l'aiuto di tutti, allenatori, preparatori, dirigenti, tifosi favorevoli e contrari, l'autista dell'autobus, il raccattapalle, l'arbitro e la stampa. Grazie, abbiamo costruito insieme questa storia, senza di voi nulla sarebbe stato possibile". E infine: "Per ora questo è il mio ringraziamento per essere stati la mia fonte di ispirazione. Grazie a tutti per gli infiniti messaggi di affetto. Un abbraccio forte, sono stato molto felice nel riuscire a fare di questo sport la mia vita e la mia professione".