Che il Bayern Monaco sia una delle squadre del momento sul palcoscenico europeo non ci sono dubbi: il progetto dei bavaresi, iniziato già 3 o 4 anni fa, è ormai giunto a maturazione e la squadra, che nelle precedenti edizioni della Champions League aveva dimostrato di avere delle lacune che le impedirono di salire sul trono d'Europa, ora invece sembra matura e pronta per raggiungere il traguardo.

Molti meriti sono senza dubbio ascrivibili alla gestione sapiente di Jupp Heynckes, uno che il Bayern Monaco lo conosce molto bene avendolo allenato tre volte nella propria carriera: il tecnico nato a Monchengladbach il 9 maggio 1945, 68 primavere ormai sulle spalle, ha deciso che questo sarà l'ultimo anno della propria carriera. Rummenigge non è rimasto a guardare e per sostituirlo ha convinto niente di meno che Josep Guardiola ad assumere la guida della squadra teutonica al rientro dal proprio anno sabbatico.

Sará Guardiola l'allenatore giusto per questa squadra? Riproporrà il tiqui-taka che lo ha reso famoso e che ha permesso al Barcellona di vincere tutto a livello nazionale ed europeo? Oppure dovrà modificare la propria mentalità per non rovinare un maccanismo che sembra già avviato alla perfezione con il 4-2-3-1 attuale? Di sicuro non è facile rispondere a queste domande, ma ci sono una serie di fattori che ci possono aiutare a capire come sarà il Bayern che verrà. 

L'acquisto di Mario Goetze

Il primo colpo messo a segno dal club bavarese non è di certo un calciatore qualsiasi: Goetze è il 21enne fantasista più promettente di Germania e in molti lo definiscono come il Messi tedesco. Al di là degli scomodi paragoni, non c'è dubbio che il giovane reincarni l'identikit perfetto del giocatore che tipicamente piace a Guardiola: molto tecnico, rapido palla al piede, preciso nei passaggi, brevilineo. Basta questo nome per far capire che l'allenatore catalano ha intenzione di alzare ancora di più il tasso tecnico del Bayern Monaco, squadra che fino a quest'anno ha concentrato il talento sopratutto sulle corsie laterali, affidandosi a giocatori del calibro di Ribery, Robben e Kroos.

La Bundesliga

Al di là delle notti magiche del Martedì e Mercoledì, Guardiola dovrà mettere alla prova se stesso ogni week-end e provare a riconquistare il Meisterschale già vinto dal Monaco quest'anno. Avrà di sicuro un avversario in più nella corsa al titolo, ovvero il Borussia Dortmund di Klopp che quest'anno ha deciso di riservare le migliori apparizioni per provare ad inseguire la Coppa dalle grandi orecchie, ma quel che più conta è che la Lega tedesca è profondamente diversa da quella spagnola. Le squadre sono in media più attrezzate fisicamente, hanno una cultura difensiva decisamente maggiore e tutto il movimento sta conoscendo una grande ascesa sia tecnico-tattica che economica. Una squadra come il Barcellona sembra irripetibile nella Bundesliga, sia perchè bisognerebbe trovare troppi alter-ego dei fenomeni catalani, sia perchè farebbe fatica ad essere efficace quanto lo è in terra spagnola. 

Per questo ci pare logico concludere che senza dubbio Guardiola vorrà dare una propria impronta al Bayern Monaco, ma dovrà fare tutto ciò con intelligenza, consapevole del fatto che gran parte della sfida che ha accettato consiste nel dimostrare al mondo intero che è un allenatore capace di adattarsi ai giocatori  ed al tipo di campionato che deve affrontare: un po' come dire che uno degli allenatori più vincenti nella storia del calcio deve ancora dare il proprio esame di maturità..