Terminato il riposo forzato, Carlo Ancelotti è pronto al grande ritorno. Il Bayern Monaco, dopo aver chiuso il capitolo Pep Guardiola, è pronto a ripartire dal tecnico italiano che arriva in Baviera con l'obiettivo dichiarato di riportare la Champions League ad Allianz Arena

L'eredità lasciata dal suo predecessore è di quelle ingombranti ma non impossibili: 'Re Carlo' è abituato a palcoscenici di altissimo livello, e la pressione fa ormai parte del suo mestiere. L'anno di riposo che l'ex allenatore di Milan e Real ha avuto in dono da Florentino Perez, è servito per ricaricare le batterie dopo due stagione terribilmente dure a Madrid, ma soprattutto per entrare a contatto con il Bayern e il tedesco. Allentare universale, Carlo Ancelotti non ha avuto alcun timore nella scelta del Bayern e della Germania, ultimo tassello di una carriera colma di successi che potrebbe vederlo protagonista in tutti e cinque i principali campionati europei. 
Entrato in punta di piedi ad Allianz Arena, Ancelotti sta già lavorando da settimane alla prossima stagione: il Bayern riparte con i favori del pronostico sia per quanto riguarda la Bundesliga, sia per il cammino in Champions League, vero obiettivo dei bavaresi. 
Sotto la mano vigile dell'italiano, la corazzata teutonica si è già mossa con larghissimo anticipo sul mercato, andando a piazzare due colpi di spessore internazionale: Hummels e Renato Sanches
Con i rinforzi voluti da Ancelotti, la stagione del Bayern prende forma e colore prima ancora del tempo, con Carlo che, calatosi nella parte, ha già dato le sue prime impressioni su quello che sarà il lavoro da svolgere. 

Grande merito a Pep Guardiola. Questa è la teoria mostrata dall'italiano alla SportBild, giornale tedesco a cui ha concesso la sua prima intervista da allenatore del Bayern Monaco"Pep ha fatto un ottimo lavoro". - ha detto l'ex tecnico del PSG - "Non voglio cambiare troppo, ma costruire sul suo lavoro. Probabilmente ci vedremo prima dell'inizio della stagione". Poi continua: "Non voglio apportare grande cambiamenti alla struttura della squadra; in tre anni Guardiola ha costruito una base solida da cui necessariamente devo ripartire".

Grande stima e amicizia con lo stesso Guardiola, incrociato anche qualche anno fa in quel di Parigi: "Con Pep ho un rapporto molto buono da anni; ci siamo incontrati a Parigi durante il suo periodo sabbatico e credo che ci incontreremo anche prima che inizi la nuova stagione". Sviando dalle faccende strettamente calcistiche, Ancelotti ha ammesso la difficoltà nell'imparare una lingua esigente come il tedesco:  "Per farmi trovare pronto seguo un corso di tedesco tutte le settimane, ma devo ammettere che è una lingua davvero difficile da imparare".

In chiusura, il tecnico di Reggiolo non ha svelato gran che a proposito del futuro di un calciatore molto chiacchierato in ambienti di calciomercato come Mario Gotze. La stella della Germania che non ha trovato spazio durante la gestione Guardiola, è alla ricerca di spazio, ma Ancelotti non ha intenzione di svelare quella che è la sua idea sul protagonista del Mondiale 2014:  "Il futuro di Goetze? Io e il giocatore ci siamo parlati - ha chiarito Ancelotti - Sa già quello che penso di lui".