Il Borussia Dortmund sì è assicurato le prestazioni del giovane turco Emre Mor. Il club tedesco ha prelevato il giocatore classe 1997 dal Nordsjaelland in Danimarca, dove ha giocato 13 partite segnando 2 gol e mettendo a referto anche due assist, per una cifra che fra prestito e riscatto dovrebbe raggiungere i 10 milioni di euro. Numeri importanti per un ragazzo appena 18enne. Anche la Juventus si era interessata al giocatore, ma i gialloneri hanno battuto tutti sul tempo; vinta la concorrenza anche dei Reds del Liverpool che sembravano in vantaggio su tutti.

Ma chi è Emre Mor?

Emre Mor è un ragazzo del 1997 nato a Brønshøj in Danimarca da genitori turchi, capace di occupare tutti i ruoli dell'attacco, anche se principalmente agisce da falso nueve. Cresciuto prima nelle giovanili del Brønshøj Boldklub fra il 2001 e il 2006, si è poi trasferito al Lyngby Boldklub, fucina di talenti danesi tra cui Klaus Berggreen ex centrocampista di Pisa, Roma e Torino. Senza dimenticarci di Peter Nielsen, campione d'Europa con la Danimarca nel 1992, di Dennis Rommedahl ex Ajax, Psv ed Olympiakos; infine Niclas Jensen, terzino danese ex Dortmund, Man City, Psv e Fulham. Al Lyngby cresce bene anche Emre Mor, dopo che nel 2013 era stato in prova per un periodo al Saint Etienne senza esser messo sotto contratto, il Nordsjælland nel 2015 mette le mani sul giovane attaccante. Con le Wilde Tijgers, Emre Mor debutta nella Superliga danese il 28 novembre 2015, subentrando al posto di Guðmundur Thorarinsson, al 84esimo minuto, nella sconfitta per 0-1 contro il Randers FC. La partita successiva, Mor viene schierato dal primo minuto contro il Brøndby, gioca una buona partita ed ottiene il rinnovo del contratto nel gennaio di quest’anno.

In questa stagione, il talento di Brønshøj ha avuto la possibilità di giocare con buona continuità, totalizzando 13 presenze, 2 gol ed 2 assist, deliziando il pubblico con giocate d’alta scuola e soprattutto attirando l’attenzione di Mr Terim, che colpito dalla tecnica del ragazzo, l’ha convocato per gli europei. Mor ha accettato subito la convocazione da parte della nazionale maggiore turca (a marzo aveva già giocato con l’U21 turca, pur avendo solo 18 anni), non resistendo al richiamo delle origini, ma deludendo i molti tifosi danesi, che già avevano apprezzato le sue giocate nelle varie Under del paese scandinavo e che sognavano un suo ripensamento a riguardo. “Ciò che sa fare è straordinario. È veloce e imprevedbile. Quando ti aspetti un passaggio, lui fa un altro dribbling e cambia direzione. E quando decide di farlo, è impossibile prenderlo”, questa è la descrizione di Mor da parte del tecnico del Nordsjælland, Kasper Hjulmand.

Emre è il tipico mancino naturale dal piede fatato ed ha nella tecnica e nella creatività i suoi principali punti di forza, che compensano il fisico ancora esile del talento turco. È estremamente rapido ed è dotato di un dribbling superbo; vedere per credere il super gol messo a segno il 20 marzo contro il Copenaghen, saltando l'intera difesa avversaria. I suoi continui ed improvvisi cambi di direzione (favoriti anche dal suo baricentro basso), con la palla che non si allontana mai dai piedi, sono uno spettacolo per chi guarda, ma una vera sofferenza per i suoi marcatori. In contropiede, negli spazi larghi, può essere veramente incontenibile. Oltre che a livello fisico, Mor deve migliorare nella fase di finalizzazione (nonostante sia in possesso di un bel tiro), infatti, frequentemente, non riesce a concretizzare quanto di buono riesce a creare partendo lontano dall'area di rigore, pecca in freddezza. Il talento turco non ha nella continuità il suo punto forza, tende a spegnersi col passare dei minuti: “Quando sono in giornata, sento di poter fare praticamente qualsiasi cosa. Se invece comincio male la partita, mi intristisco e chiedo di essere sostituito. Quando non sono in giornata sono io stesso il mio peggior avversario, ma questo è un qualcosa che devo imparare a migliorare e gestire. Al momento però lo uso in maniera positiva”.

Pur essendo considerato il miglior talento emergente turco, Mor non ama essere paragonato ai grandi campioni, ma i suoi dribbling, il fatto di essere mancino ed il suo stile di gioco creativo, gli sono valsi in Danimarca l'onere e l'onore del paragone con Lionel Messi. È risaputo inoltre, che il ragazzo guardi sempre dei video della “Pulce” prima di ogni partita. Emre è stato convocato a sorpresa da Fatih Terim nella rosa della Turchia che parteciperà ai campionati europei, diventando uno dei più giovani a prendere parte a questa edizione della competizione continentale.