Basta una perla di Douglas Costa al Bayern Monaco di Carlo Ancelotti, vittorioso 0-1 sul campo del Darmstadt ultimo in classifica. I bavaresi, chiamati alla replica dopo la vittoria del Lipsia, non incantano, anzi, rischiano a più riprese di capitolare sotto i colpi della squadra di casa. Nella ripresa però, proprio nel momento più difficile, il gol gioiello del brasiliano permette ad Ancelotti di uscire da Darmstadt con tre punti d'oro.

Costa dopo il gol. Fonte foto: FCBayern.com
Costa dopo il gol. Fonte foto: FCBayern.com

Relegato in fondo alla classifica di Bundesliga, reduce da cinque sconfitte consecutive, e con appena otto punti all'attivo, il piccolo Darmstadt di Berndroth approccia alla sfida con i Giganti del Bayern Monaco senza alcun tipo di timore reverenziale. L'allenatore tedesco non snatura il suo undici, andando a schierare un 4-2-3-1 coraggioso e aggressivo, con Heller, Rosenthal e Sirigu alle spalle di Schipplock.
Dall'altra parte, complice la vittoria del Lipsia, il Bayern di Ancelotti è chiamato a raggiungere i tre punti per riappropriarsi della vetta. L'ex allenatore del Madrid sceglie il miglior undici possibile, con Vidal, Alonso e Thiago a comporre la mediana; Muller, Douglas Costa e Lewandowski in avanti.

I PRIMI 45' DI GIOCO:

Di fronte al tutto esaurito del piccolo Merck-Stadion am Bollenfalltor di Darmstadt, il match sembra quasi rispecchiare quello che è il cielo sopra la cittadina tedesca. Nel grigiore generale, il Bayern scatta con il freno a mano tirato, consentendo al Darmstadt di banchettare con continuità all'interno degli ultimi 30 metri bavaresi. I padroni di casa, non riescono ad impegnare seriamente Neuer, ma allo stesso tempo creano più di qualche pensiero ad un Carlo Ancelotti certamente preoccupato in panchina.
Rosenthal sembra ispirato, e in grado di ispirare: Sirigu, semplice omonimo del Salvatore italiano, lo segue a ruota costringendo Alaba ad un insolita corsa all'indietro. 

Douglas Costa, non riesce a liberarsi della marcatura avversaria. Fonte foto: FCBayern.com
Douglas Costa, non riesce a liberarsi della marcatura avversaria. Fonte foto: FCBayern.com

I minuti scorrono via, ma le occasioni, quelle vere tardano ad arrivare. Il Darmstadt ci prova spesso e volentieri da azione d'angolo o da palla inattiva. I colpi di testa di Heller e Schipplock però, non trovano l'angolo giusto ammorbidendo il pomeriggio di Neuer.
Come i migliori Diesel tedeschi, il Bayern prova a salire di tono alla mezz'ora. I bavaresi, incitati dalla panchina infreddolita, alzano il loro baricentro cercando di mettere in crisi seconda e terza linea della peggior squadra - per rendimento - di questa Bundes. L'intento riesce a metà.
Le uniche chanche costruite nel corso dei 45', riguardano giocate estemporanee, e di Hummels, bravo nello smarcamento, meno nella conclusione di testa; e di Lewandowski, prima protagonista sfortunato in mischia, poi autore di un bel calcio di punizione con il pallone terminato alto non di molto. 

I SECONDI 45' DI GIOCO:

In avvio di ripresa, il Bayern, a lungo rimproverato da uno scontentissimo Ancelotti, tenta il cambio di passo. L'occasione, la prima della ripresa, arriva al 55', con Esser, sino a quel momento mai impegnato, che fa una bella figura sul destro indirizzato sotto la traversa da parte di Muller. 
Sembra la prima di una lunga serie di chances bavaresi; in realtà, passano appena tre minuti, quando in azione di contrattacco il Darmstadt va davvero vicino al vantaggio. L'azione è bellissima e precisa: la fuga di Heller a sinistra, scopre tutti i limiti di un Bayern poco lucido a centrocampo. Hummels esce sull'esterno offensivo, ugualmente bravo nel mettere il pallone sul secondo palo dove il preziosissimo lavoro di Schipplock permette all'opposto, Sirigu, di infilarsi a fari spenti nel buco lasciato da Hummels. Lo schema riesce, ma il tiro in drop non è efficace.

Il grande brivido corso da tutto il Bayern convince Ancelotti ad operare un primo cambio: con l'ingresso di Ribery per lo spento Vidal, il Bayern si riposiziona con un 4-2-3-1, ma allo stesso modo non riesce a sviluppare quello che dovrebbe essere il suo gioco caratteristico. 
I minuti scorrono rapidi, le occasioni mancano e la preoccupazione sale. Tutto, fino a quando i bavaresi beneficiano di un calcio di punizione dai trentacinque metri. Thiago Alcantara compie una finta, muovendo appena la sfera per Douglas Costa. Il brasiliano, nonostante la distanza sia assolutamente proibitiva, non ci pensa su: uno sguardo alla porta, coordinazione e bolide mancino. La traiettoria è stupefacente: un diagonale alto che Esser cerca di intercettare, ma che non può assolutamente toccare. Il pallone, calciato con violenza inaudita, incoccia sulla traversa, per poi insaccarsi in rete. E' il gol che apre la scatola del Darmstadt e ridà ossigeno a tutto il Bayern, Ancelotti compreso.

Fonte foto: FCBayern.com
Fonte foto: FCBayern.com

Il 'Laser' di Douglas Costa, al terzo gol in questa Bundesliga, sembra risolvere i problemi di un Bayern malato, che appena qualche minuto dopo dimostra di non essere affatto in condizioni ottimali. Il Darmstadt infatti, ha la grandissima chance di impattare il match: Xabi Alonso, in ritardo, stende Haller al limite dell'area. Dalla lunetta, Gondorf lascia partire una punizione con i giri giusti che, miracolosamente, Neuer riesce a intercettare. 
La palla però, resta lì, vagante davanti la porta del portiere tedesco. Il più lesto ad avventarsi su di essa è  Niemeyer, che in tuffo prova a beffare tutti. Neuer però, alza un muro insormontabile, compiendo il secondo miracolo nel giro di pochi istanti. 

Fonte foto: FCBayern,com
Fonte foto: FCBayern.com

Nel finale, i due allenatori pescano forze fresche dalla panchina. In particolare il Darmstadt prova a rimettere in piedi il match facendo entrare anche Obinna. Ad avere le migliori occasioni però, resta il Bayern, poco cinico prima con Lewandowski, poi con il subentrato Kimmich
Dopo 94 di sofferenza, allora, è Ancelotti a gioire. Il suo Bayern torna in vetta alla classifica di Bundesliga, appaiando il Lipsia. Il bel calcio che tutti si attendono non c'è ancora; i risultati, pesanti come quello di oggi, eccome.