L'Hoffenheim deve registrare la prima sconfitta stagionale, rompendo l'imbattibilità che perdurava da inizio stagione: alla Red Bull Arena passano i padroni di casa del RB Lipsia, i quali continuano a mietere vittime tenendosi a contatto della capolista Bayern Monaco, 42 punti contro i 45 bavaresi, mentre i ragazzi di Nagelsmann restano fermi a 32, rischiando di scivolar fuori dalla zona Champions League. Termina 2-1 una partita divertente e animata, decisa da un destro (deviato) di Sabitzer a 13 dal termine, dopo il botta e risposta tra Amiri e Timo Werner nel primo tempo e l'espulsione di Werner all'ora di gioco.

Rudy tra le maglie avversarie. | Fonte immagine: Twitter @achtzehn99
Rudy tra le maglie avversarie. | Fonte immagine: Twitter @achtzehn99

Oltre allo squalificato Forsberg, per i RotenBullen non sono della partita il lungodegente Klostermann e Oliver Burke, quest'ultimo per motivi personali. Ilsanker trova spazio a fianco di Demme in mediana, con Keita sull'ala sinistra, mentre in difesa recupera Compper, al centro con Orban. Gli ospiti rispondono con il classico 3-5-2 rivisitato, senza particolari sorprese: Zuber sulla sinistra rileva l'assente Toljan - sostituito nell'ultima gara da Ochs, davanti Kramaric viene preferito a Mark Uth.

Timo Werner in azione contro Zuber. | Fonte immagine: Twitter @RBLeipzig

Le squadre non si risparmiano e spingono dal primo minuto, generando occasioni immediate: Werner sfonda a destra e premia il movimento di Keita, il cui destro esploso nel pieno dell'area sfiora solo il secondo palo; la punta prova anche a mettersi in proprio, deviando da corner sul primo palo di testa senza inquadrare lo specchio. Vicina al bersaglio grosso va anche una botta dai trenta metri di Zuber che sorprende solo in parte un Gulacsi in controllo. La porta la vede eccome Willi Orban, pericoloso sulla solita palla inattiva, al 17': stacca un po' troppo indisturbato, Baumann si supera e devia con un colpo di reni eccezionale.

Dal calcio d'angolo che ne deriva si genera una ripartenza, sfruttata a meraviglia dai ragazzi di Nagelsmann: contropiede magistrale tutto di prima, finalizzato dal tocco sotto misura di Amiri, assistito da Kramaric, che vale lo 0-1. Il Lipsia ci mette qualche minuto a scrollarsi di dosso il contraccolpo, ma al 25' va ad un passo dal pareggio, quando Poulsen a centro area spara in curva un rigore in movimento offertogli dalla cavalcata di Werner a sinistra. Ancora RotenBullen poco dopo, stavolta è Sule ad immolarsi su un attivissimo Werner; l'ex Stoccarda riesce però finalmente a sfondare al 38', grazie anche ad alcuni rimpalli fortunati al limite dell'area che propiziano il triangolo tra lui e Keita, chiuso con freddezza dal numero undici con una conclusione in allungo che vale l'1-1.

Gli animi in campo iniziano a scaldarsi e la furia agonistica non vien placata dall'intervallo, visto che anche in apertura di ripresa i contatti sono al limite e provocano diverbi abbastanza accesi. Nervosismo diffuso che spinge Sandro Wagner ad entrare in maniera irruenta e scellerata sulla caviglia di Ilsanker: Stark non ci pensa due volte ed estrae il rosso diretto ai danni dell'attaccante, costretto a lasciare il campo conscio dell'ingenuità commessa. Con l'uomo in più il Lipsia ha più facilità di gioco e al 67' va ad un passo dal vantaggio: tanto per cambiare, è Timo Werner a puntare Baumann dopo essersi liberato di un difensore con il fisico, ma il portiere dell'Hoffenheim non si lascia beffare, ripetendosi anche un minuto dopo in tuffo su un meraviglioso tiro di esterno di Poulsen.

La resistenza dell'Hoffenheim dura fino al 77', quando un destro di Sabitzer dai 25 metri trova la provvidenziale deviazione di Schär: questa rende la traiettoria imprendibile per Baumann, costretto ad alzare bandiera bianca e raccogliere in fondo al sacco il pallone del 2-1 Lipsia. Ospiti che cercano la reazione d'orgoglio, ma si infrangono sul solito pressing a tutto campo, il quale frutta anche diversi recuperi di palla mal capitalizzati, in particolare da un Werner esausto e poco lucido nel concludere a rete. Nel finale da segnalare soltanto un paio di cambi di Hasenhuttl per perdere tempo e diversi cartellini gialli. Non cambia il risultato: il Lipsia vince 2-1 e continua a volare.