Nella millesima presenza sulle panchine di club di Carlo Ancelotti, il Bayern Monaco non stecca e regala i tre punti al proprio tecnico. Una prestazione a senso unico contro il malcapitato Amburgo, sotterrato per 8-0 grazie all'hat-trick di Robert Lewandowski, alla doppietta di Coman e alle reti di Vidal, Alaba e Robben. Un successo che riporta alla vittoria i bavaresi dopo il pareggio esterno contro l'Hertha e che fa raggiungere quota 53 punti mantenendo invariata la distanza di cinque lunghezze con l'RB Leipzig secondo.

La gioia dei giocatori del Bayern | Foto: @FCBayern
La gioia dei giocatori del Bayern | Foto: @FCBayern

 

Le scelte di formazione

Classico 4-2-3-1 per Carlo Ancelotti che deve rinunciare a Jerome Boateng (infortunio alla spalla) e Xabi Alonso (problema all'inguine) per l'occasione. Nel vestito disegnato dal tecnico italiano trovano spazio i big, con Vidal e Thiago Alcantara a reggere il castello offensivo in mezzo al campo. Dietro all'intoccabile Lewandowski riconquista il posto Muller, con Robben e Douglas Costa ad agire sulle corsie laterali. I due funamboli sono supportati dai due terzini storici, vale a dire Lahm e Alaba. Neuer, Javi Martinez e Hummels completano l'undici di partenza. 

(4-2-3-1) Neuer; Lahm, Martinez, Hummels, Alaba; T.Alcantara, Vidal; Robben, Muller, Costa; Lewandowski. All. Ancelotti C.

Nonostante la posizione piuttosto deficitaria in classifica con il 16° posto, la squadra di Markus Gisdol si presenta all'Allianz per ripetere l'impresa di due settimane fa a Lipsia: 0-3 alla Red Bull Arena contro la rivelazione RB Leipzig. Assetto speculare quello utilizzato dal tecnico tedesco, un 4-2-3-1 che non può contare sul proprio centrale Papadopoulos per un problema alla spalla. Nella linea a quattro di difesa giocano Sakai e Santos sulle fasce con Djourou-Mavraj coppia di centrali. Walace e Jung fungono da diga davanti al pacchetto difensivo e, a supporto di Gregoritsch, ci sono Nicolai Muller, l'ex Tottenham Holtby e Kostic. 

(4-2-3-1) Adler; Sakai, Djourou, Mavraj, Santos; Walace, Jung; Muller, Holtby, Kostic; Gregoritsch. All. Gisdol M.

Vidal e Muller abbracciano l'incontenibile Lewandowski | Foto: @FCBayern
Vidal e Muller abbracciano l'incontenibile Lewandowski | Foto: @FCBayern

 

  La cronaca 

La partita dell'Allianz Arena comincia con qualche istante di ritardo, la motivazione è di quelle più adatte ed esaurienti. Mazzo di fiori e grosso pretzel consegnato dal ds Karl-Heinz Rummenigge al proprio tecnico, Carlo Ancelotti, per omaggiarlo della 1000^ presenza sulle panchine di club. Un traguardo storico da onorare al meglio dai giocatori in campo. Al fischio d'inizio di Dankbert, il Bayern si mette subito a martellare con il pallino del gioco in mano e il lavoro intenso degli esterni nonostante l'Amburgo non rinunci ad offendere laddove possibile. La prima opportunità dei campioni di Germania al 6', con uno degli splendidi cross avvolgenti di Douglas Costa in area, Muller prende il tempo ma non il pallone: leggermente lungo per l'impatto.

Spirito giusto quello degli ospiti che ribattono con tenacia e provano a pescare il jolly dalla lunga distanza con il terzino Santos: stop, controllo e tiro che soffia alla sinistra di un attento Neuer. I sogni di gloria s'infrangono ben presto però, al 17' con il vantaggio firmato da Arturo Vidal. La discesa animalesca di Alaba porta scompiglio nella difesa blu, l'austriaco serve Muller che a sua volta trova intelligentemente al limite il compagno: bolide rasoterra sul quale Adler non può nulla. L'1-0 non placa gli animi e Alaba si mette ancora in moto un minuto più tardi, progressione e cross sul secondo palo: Lewandowski controlla e mette giù indisturbato, solo davanti al portiere spara una sassata che sbatte sulla traversa e torna in campo. 

Il rigore perfetto di Lewandowski | Foto: @FCBayern
Il rigore perfetto di Lewandowski | Foto: @FCBayern

Non sbaglia, dal dischetto, al 24' dopo che Muller è steso ingenuamente in area da Mavraj. Il bomber polacco si presenta con freddezza dagli undici metri e spiazza Adler con un morbido e preciso tiro. L'Amburgo non ha reazione, i bavaresi gestiscono a proprio piacimento la sfera e dettano i ritmi di gioco in tutta tranquillità. Allo scoccare dei trenta minuti, l'ennesimo cross di Alaba trova l'incursione opposta di Robben: tiro al volo schiacciato a terra che impegna Adler. Il tris è questione di minuti e al 42' ci pensa ancora Lewandowski ad insaccare con la doppietta personale. Azione a destra questa volta con Muller che serve l'inserimento di Costa, il tiro è respinto a centro area dal portiere e l'attaccante coglie l'attimo con una grande girata all'incrocio. 3-0 il parziale all'Allianz.

Nella ripresa la storia non cambia di una virgola, l'attaccante ex Borussia Dortmund firma l'hat-trick con una conclusione piazzata servito da un meraviglioso tacco di Robben. E' il 19° goal in Bundesliga, scavalcato Modeste (17) e raggiunto Aubameyang (19) in vetta alla classifica dei marcatori. Subito dopo, al 56', segna anche Alaba a coronamento di una performance da urlo. E' il 5-0. Ancelotti concede riposo a Lewandowski e Thiago, inserendo sul terreno di gioco Renato Sanches e Coman. Il francese, in particolare, risulta essere subito devastante con la propria velocità e la determinazione nel voler far goal. Appena cinque minuti dopo l'ingresso in campo, sfrutta uno svarione del terzino destro e fredda Adler in uscita con un preciso rasoterra per il 6-0. 

Robben chiude il match sull'8-0 | Foto: @FCBayern
Robben chiude il match sull'8-0 | Foto: @FCBayern

Il settimo sigillo è ancora dell'ex Juve che raccoglie al limite un rinvio della difesa e si coordina con un destro che s'infila sotto l'incrocio. Sono i primi goal in Bundesliga dal lontano Febbraio 2016, nella sfida di campionato contro il Wolfsburg. A chiudere i giochi per l'ottava ed ultima rete è Arjen Robben con la specialità della casa: l'olandese disorienta l'avversario con una serie di finte, poi rientra e in un fazzoletto mette in buca d'angolo il pallone. Cala il sipario all'Allianz senza recupero, il Bayern e Ancelotti possono festeggiare alla grande.