8 gol per festeggiare la panchina numero 1000 della propria lunga e vincente carriera da allenatore. Carlo Ancelotti continua a mettere in fila numeri incredibili, anche se al Bayern Monaco, più che al campionato, sperano di poter festeggiare a fine stagione quella Champions League mancata sotto la gestione di Pep Guardiola. Ancelotti è uno abituato a gestire la pressione e la Baviera non è diversa da altre grandi realtà in cui ha lavorato.

A Radio Anch'io lo Sport l'allenatore italiano è tornato sul successo contro l'Amburgo in campionato nella sua millesima partita: "Avevo detto ai giocatori che volevo un bel regalo e me l'hanno fatto, hanno giocato davvero bene. È una stagione come tutte impegnativa, abbiamo avuto qualche problema, ma adesso siamo nel periodo finale e la squadra sta bene, soprattutto non abbiamo infortuni, abbiamo trovato buoni ritmi, anche se ogni gara è sempre difficile a va preparata bene. La filosofia del mio lavoro è sempre la stessa, quello che cambia sono le caratteristiche dei giocatori. Sei stimolato anche ad avere nuove idee nella strategia e nel modo di giocare. Cambiando giocatori vengono idee nuove su come giocare e come mettere la squadra. Aprire un ciclo qui? Me lo auguro, qui mi trovo molto bene, sia con la città che con il club. Mi piacerebbe, anche se la vita degli allenatori non può essere lunga, basta guardare cosa è successo a Ranieri."

Guardando al suo passato da tecnico, poi, Ancelotti non ha dubbi su quale sia la partita che in qualche modo ha cambiato il suo percorso: "La chiave della mia carriera è legata alla prima finale di Coppa Campioni a Manchester contro la Juventus. Come dicono a Roma 'lì abbiamo svoltato', fino a quel momento avevo conquistato tanti secondi posti, quella è stata la prima vittoria." Sul Milan si deve anche parlare di closing di Donnarumma: "Sulla nuova proprietà ci sono due sentimenti contrapposti: c'è il dispiacere di vedere un Milan senza Berlusconi che è stato l'anima di questa società e dall'altra parte la curiosità di una nuova proprietà che ha entusiasmo e deve fare investimenti per riportare la squadra ad alti livelli. I cinesi hanno possibilità di fare cose buone. Donnarumma è cresciuto in questo ambiente e deve rimanere, ha tempo per prendere decisioni importanti. In questo momento è importante per lui avere l'affetto attorno a sé e migliorare, se possibile, ancora di più. Partecipare alla Champions è questione di tempo, col nuovo Milan potrà giocarla."

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About the author
Francesco Nasato
24 anni, giornalista pubblicista, allievo della scuola di giornalismo dell'Universitá IULM, laureato alla Cattolica di Milano in Linguaggi dei Media. Editor di Vavel Italia, scrivo di calcio e Milan sul web e la carta stampata da quando ho 18 anni